CORIGLIANO ROSSANO La cicogna è da tempo la “regina” della foce del fiume Crati. Uno dei pochi luoghi in cui il volatile nidifica in Calabria ed in Italia. Fino a pochi anni fa questo evento era «raccontano solo nelle favole, ma oggi anche grazie al lavoro della Lipu, oltre 300 coppie di cicogne tornano ogni anno a nidificare vicino alle nostre città».
Nel 2003, la delegazione Lipu di Rende ha lanciato in Calabria il “Progetto Cicogna bianca”, che consiste nell’installazione di decine di nidi artificiali in cui le cicogne si fermano durante la migrazione. Anche grazie a questo progetto, dal 2002 ad oggi sono nate in Calabria oltre 500 cicogne bianche.
In occasione del ventennale del progetto “Cicogna bianca Calabria”, nato per favorire il ritorno e la nidificazione in Calabria, la Lipu di Rende ha lanciato l’iniziativa “Un nome per la Cicogna”. Si tratta di una nuova e singolare campagna promozionale in cui chiunque potrà associare il proprio nome (o quello di un proprio caro) ad un piccolo di cicogna nato in Calabria, nella stagione riproduttiva in corso. Tra maggio e luglio i volontari Lipu saranno impegnati nell’attività di inanellamento a scopo scientifico in collaborazione con Ispra ed Enel distribuzione.
«Il progetto “Un nome per la cicogna” – spiega ai microfoni de L’altro Corriere Tv Roberto Santopaolo, referente Lipu per la provincia di Cosenza – rientra in un progetto molto più ampio e articolato che è il progetto “cicogna bianca” nato nel 2002, il cui obiettivo è favorire il ritorno e la nidificazione della cicogna bianca in Calabria, attraverso l’utilizzo di nidi artificiali posizionati sui pali e i tralicci Enel nella piana di Sibari che nella valle del Crati».
«“Un nome per la cicogna” consente di associare ad ogni volatile che nasce in Calabria di associare il nome di una persona. Questa idea è connessa ad un’attività di carattere scientifico: le cicogne ricevono un anello in policarbonato con impresso un codice alfanumerico univoco, una sorta di carta d’identità che identifica l’animale e lo accompagnerà per tutta la vita. Gli anelli – spiega Santopalol – vengono rilasciati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e apposti da uno specialista che si forma con tanto di patentino ed in Calabria ne abbiamo uno che è nostro socio, Mario Cucci».
«Con queste due attività associamo il nome della cicogna al codice alfanumerico e tutti questi dati saranno riportati su un attestato che poi consegneremo al genitore adottivo. Il procedimento certifica l’abbinamento tra la persona che ha dato un nome e la cicogna. È come se la persona che ha dato quel nome alla cicogna ne condividesse lo stile di vita, i suoi lunghi viaggi migratori tra l’Africa e l’Europa, le spettacolari visioni aeree, la vita dell’animale».
Il volontario Lipu ha poi specificato com’è nata l’iniziativa “Un nome per la cicogna”. «Al primo nato di cicogna bianca in Calabria quest’anno, abbiamo voluto dare il nome di Cocò, come affettuosamente veniva chiamata una nostra socia scomparsa prematuramente nel settembre 2021. È stato proprio questo evento tragico ad ispirare questa iniziativa. Siamo sicuri che Cocò ed il suo nome sono legati alla zampa della cicogna e ci piace pensare che insieme a lei volerà e vedrà il mondo dall’alto con gli occhi di questo splendido uccello». (l.latella@corrierecal.it)
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