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Il congresso del Pd di Corigliano Rossano e quella seconda chance per Stasi

Il segretario cittadino uscirà dalle urne del ballottaggio. Un accordo tra gli stasiani dem e uno dei candidati potrebbe (ri)aprire nuove vie

Pubblicato il: 12/05/2022 – 7:37
Il congresso del Pd di Corigliano Rossano e quella seconda chance per Stasi

CORIGLIANO ROSSANO Lo strappo alle elezioni presidenziali per la Provincia? Solo una timida reminiscenza. Tra Flavio Stasi ed il Pd – in senso unilaterale – erano volati gli stracci. La politica, però, offre sempre seconde chance, soprattutto quando la convenienza è duplice. Ed allora ecco che il congresso cittadino del neonato circolo unico potrebbe spalancare al sindaco di Corigliano Rossano non solo una nuova via d’ingresso dalla porta di servizio, ma la redenzione e quindi il perdono dopo aver vestito i panni del guastatore tra il Pd e la (provocata) vittoria del centrodestra con la sua candidatura.
Questa seconda occasione potrebbe giungere da un accordo per l’elezione del nuovo segretario cittadino.

Il congresso e ballottaggio

I candidati erano tre, ma due finiranno al ballottaggio: Giuseppe Tagliaferro e Franco Madeo. La terza, Maria Cacciola, è riferimento diretto di Stasi nel Pd cittadino – già candidata alle scorse amministrative nelle liste che hanno sostenuto il sindaco, membro del direttivo di Corigliano Rossano Pulita – ed ora fungerà da ago della bilancia.
Andiamo per ordine. Al ballottaggio per eleggere il nuovo segretario cittadino del Pd voteranno solo gli eletti nel direttivo. Tagliaferro ne ha dalla sua parte 13, Madeo 10, Cacciola 7. Quest’ultima, rimasta fuori dalla competizione, con i sette membri del direttivo deciderà la competizione.
Le dinamiche, e soprattutto le alleanze in un partito da sempre dilaniato dalle correnti e dalle antipatie, sono particolarmente complesse.
Giuseppe Tagliaferro, noto dem, già candidato a sindaco contro Giuseppe Caputo, è supportato dall’ala storicamente antistasiana del partito – ma non quella d’eccellenza, come vedremo – ovvero riconducibile anche ai consiglieri comunali di opposizione Gino Promenzio e Aldo Zagarese.
Franco Madeo, già segretario del circolo di Rossano, è sostenuto anche dagli “eccellenti” (nuovi) nemici di Stasi, ovvero quelli che erano al suo fianco alle elezioni e ne sono rimasti (fortemente ed estremamente) delusi (qualcuno di questi, si dice, per questioni di poltrone), più quella corrente dem di Schiavonea che non si era schierata né con Stasi né con Promenzio alle amministrative del 2019. Dietro Madeo ci sarebbero anche i maggiorenti provinciali che gestiscono da sempre il partito. Della Cacciola, abbiamo detto: ha dalla sua i fedelissimi ed i (pochi) simpatizzanti dem del sindaco.

Lo scenario

Secondo alcune indiscrezioni Stasi sarebbe stato contattato da qualche ex consigliere comunale, che ha sponsorizzato Madeo, con l’obiettivo di trovare un accordo, perché se gli stasiani dovessero supportare l’ex segretario di Rossano, sarebbe vittoria matematica. C’è però, un intoppo. E non di poco conto. In quella stessa frangia – come accennato – militano i nuovi nemici di Stasi, quelli che lo osannavano due anni fa ed oggi se ne sono (amaramente) pentiti. Bisognerà, quindi, capire come si evolverà la sfida e se l’idiosincrasia sarà messa da parte per avere dalla propria il segretario cittadino.
Anche un accordo Tagliaferro-Cacciola sembra alquanto difficile. Semplicemente perché da quella parte ci sono proprio Promenzio e Zagarese.
In estrema ratio, non sarebbe da escludere a priori il compromesso proprio tra Tagliaferro e Madeo.

L’evoluzione dello scenario

Stasi, dal canto suo, sembra avviarsi verso il rush finale della sua consiliatura. Due anni nei quali dovrà individuare il piano A (un paracadute qualora andasse male il piano B, ovvero una candidatura alle prossime Politiche, quindi alla Camera) ed il piano B (chi sosterrà, e come, una sua ricandidatura nonostante sia riuscito a ridimensionare notevolmente quel 72% di elettori che lo hanno preferito al ballottaggio). Il problema sta nel fatto che le Politiche arriveranno prima delle prossime Amministrative.
Ad ogni modo, se Stasi ed i suoi tesserati del Pd si schierassero – questa è un’altra indiscrezione – con Madeo, la scelta di campo rappresenterebbe il viatico per redimersi agli occhi di quegli apparati dem che alle “presidenziali” provinciali gli hanno preferito Nociti. La pax potrebbe, dunque, riaprire uno spiraglio al sindaco, che a sua volta avrebbe un partito di centrosinistra alle spalle alle prossime elezioni amministrative del 2024. E perché no, anche un posto nel listino per le Politiche.
Insomma, l’incontro tra qualche rappresentante di Madeo e Stasi si sarebbe già consumato. Non resta che attenderne le evoluzioni.

Stasi: «Ne parlino fra loro». Promenzio: «Mai con chi ha distrutto la città»

Stasi, nel frattempo ammette di essere stato contattato da molti. «Mi hanno chiamato in tanti ma a tutti ho risposto che di Pd non ne devono discutere con me: ne parlino fra loro. La questione piuttosto è come costruire un centrosinistra largo. E le Politiche non mi interessano a livello personale, ma politico: che ci sino rappresentanze territoriali in Parlamento».
L’arte diplomatica di Stasi viene spazzata via da un Promenzio senza peli sulla lingua. «Mai cin chi ha distrutto la città e fatto vincere la Succurro». (l.latella@corrierecal.it)

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