LOCRI Un nuovo inizio rappresentato simbolicamente da un taglio del nastro che significa molto per tutta la Locride, ma non solo. Ha riaperto le sue porte oggi, dopo i lavori di restyling, il Museo Archeologico Nazionale di Locri. Luogo simbolo della cultura magnogreca della Locride e dell’Italia meridionale, è diretto da Elena Trunfio e fa parte della Direzione regionale Musei Calabria, guidata da Filippo Demma. Presenti alla cerimonia di inaugurazione i rappresentanti del Ministero della Cultura, degli enti territoriali e gli addetti ai lavori.
Lunghi e complessi – sia dal punto di vista tecnico che logistico, a causa del lockdown – i lavori di ampliamento, di miglioramento strutturale e impiantistico effettuati. Il museo è stato interessato da un finanziamento di 5 milioni di euro. «È un progetto che parte da lontano, un segmento di progetto molto più ambizioso – ha spiegato Salvatore Patamia, segretario Regionale MiC per la Calabria – è un finanziamento con fondi europei». Un nuovissimo allestimento che «si inserisce in una forte azione di riapertura di luoghi della cultura da parte della Direzione Regionale Musei Calabria che in collaborazione con il Segretariato Regionale per la Calabria ha aperto al pubblico e reso accessibili anche il Museo archeologico di Gioia Tauro e il Museo archeologico di Capo Colonna». «Il progetto del Museo – viene precisato in una nota – è il frutto della collaborazione tra le diverse competenze del Ministero della Cultura e promosso dal Segretariato Regionale del MiC per la Calabria diretto da Salvatore Patamia, è il risultato di sinergie e azioni dei funzionari della Direzione Regionale Musei Calabria, della Soprintendenza di Reggio Calabria e del Segretariato Regionale».
«Siamo lieti di restituire questo bene alla collettività», ha dichiarato la direttrice Trunfio, «Siamo certi – ha aggiunto – che questa riapertura rappresenta solo il primo passo di un processo di rinnovamento che abbiamo già progettato per l’intero parco archeologico». «Questo nuovo allestimento significa per noi continuare a puntare sul turismo, – ha spiegato il sindaco di Locri Giovanni Calabrese – tutte le bellezze e le risorse culturali e naturali di questo territorio possono proiettare la Locride al centro dell’attrazione turistica». Presente anche il sindaco di Portigliola Rocco Luglio: «Questa riapertura – ha dichiarato il primo cittadino – rappresenta la rinascita dell’area, stiamo procedendo con la valorizzazione del territorio e questo è fondamentale per lo sviluppo dell’intera area».
«Stiamo lavorando per creare una partnership tra i musei della Calabria e l’istituzione scolastica – ha spiegato Giuseppina Princi, vicepresidente della Regione Calabria, – per fare in modo che «le stanze dei Musei si trasformino in aule scolastiche. Per cambiare la Calabria – ha aggiunto – partiamo dal patrimonio culturale che abbiamo la fortuna di avere».
Sabato e domenica, il 14 e il 15 maggio, sarà dato ampio spazio ai visitatori con visite guidate, incontri con le associazioni e la “Notte dei Musei” promossa dal Ministero della Cultura. Dal 17 maggio, il Museo sarà visitabile nei consueti orari di apertura del Parco: dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 20.00.
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