CATANZARO «Gli altri candidati sindaco sono tutti facce della stessa medaglia, fanno finta di litigare ma poi vanno sempre a braccetto». È questa la linea di Francesco Di Lieto, candidato sindaco sostenuto da forze politiche e civiche soprattutto espressione della sinistra radicale, che confluiscono in una sola lista. Avvocato, un curriculum zeppo di battaglie pro-pubblico – per tutte, le tariffe dell’acqua in Calabria – classiche della sinistra grazie al suo ruolo di vicepresidente del Codacons, Di Lieto è anch’egli l’alfiere di una battaglia identitaria, dal sapore anche questo non originale ma sempre efficace, contro quelli che definisce i poteri forti massonici e massonerie varie. I numeri della sinistra in città non lo aiutano ma Di Lieto, che non è nuovo alle sfide e alle mission elettorali “impossibile”, sta comunque tirando dritto e il suo spazio se l’è ritagliato a suon di spallate e di attacchi frontali. Con lui si sono schierati anche il presidente dell’Antimafia Nicola Morra e la senatrice ex M5S e oggi no vax e pro-Russia Bianca Laura Granato, che ha riversato su Di Lieto la sua esperienza da candidata di bandiera di cinque anni fa.
“Insieme Osiamo”: Adria Massimo, Aloi Maria, Buffa Anna Maria, Calvosa Francesco, Camardi Angela, Cavaliere Roberto, Di Pino Anna, Fabiano Antonello, Fichera Silvano, Granato Aurelia, Grandinetti Dionesi Paola Augusta, Infuso Maria Concetta, Marino Salvatore, Mauro Michele detto Milko, Mazzei Rita, Miceli Antonio, Naccarato Giovanni, Passafaro Fabrizia, Pezzutto Giorgio Eugenio, Provenzano Carmelo, Pugliese Teresa, Pultrone Santina, Raffaelli Mariagrazia, Ritrovato Alfonso, Rotella Fortunato, Scarcello Giancosimo, Scarfone Vittorio, Sestito Giuseppe, Rotundo Elio, Sorrentino Giuseppe detto Pino, Tolomeo Miriam Azzurra, Trapasso Maria.
x
x