KIEV In Ucraina il conflitto entra nel suo 81esimo giorno e la situazione nel Donbass resta quella più difficile. Secondo il governo di Kiev, inoltre, le forze d’occupazione russe starebbero preparando un referendum per sancire l’annessione di Mariupol alla Russia. Ma è nell’acciaieria della città che le operazioni più aggressive sono ancora in corso. Attività militari che impedirebbero qualsiasi opzioni di evacuazione di civili e feriti. Per riuscire a centrare questo obiettivo, sarebbe in corso una mediazione da parte della Turchia che si è offerta di trasportare i feriti su una propria nave. Ma nonostante questa opzione, al momento la trattativa registra uno stallo. Sul fronte, intanto, la forza propulsiva di invasione delle truppe di Putin si sarebbe arrestata. Anzi, ampi territori prima occupati dalle milizie russe, sarebbero state riconquistate dagli ucraini.
La Finlandia ha deciso di chiedere l’adesione alla Nato. Lo ha annunciato il presidente finlandese Sauli Niinisto, insieme alla premier Sanna Marin in conferenza stampa.
«Abbiamo raggiunto oggi un’importante decisione – ha detto la premier Sanna Marin – speriamo che il Parlamento confermi la decisione di fare domanda per l’adesione alla Nato nei prossimi giorni. In Finlandia abbiamo ancora davanti a noi un processo parlamentare ma ho fiducia che il Parlamento lo dibatterà con determinazione e responsabilità». «Non avremmo fatto questa scelta se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale: la minaccia nucleare è molto seria ma non si può isolare a una sola regione – ha aggiunto la premier -. Penso che essere all’interno della Nato ci darà sicurezza perché anche la Nato ha armi nucleari e ci sarebbe una risposta se la Russia le usasse, quindi questa decisione ci rafforza, non ci indebolisce».
Ed anche la Svezia intende presentare la propria domanda di adesione alla Nato. Una decisione che verrà formulata martedì. Lo riporta il quotidiano svedese Svenska Dagbladet, secondo cui il piano svedese è di presentare la domanda martedì presso la sede della Nato a Bruxelles, dopo che il governo avrà preso la decisione storica di candidarsi all’alleanza lunedì pomeriggio.
L’Ucraina accusa la Russia di aver sganciato «bombe incendiarie o al fosforo» sull’acciaieria Azovstal a Mariupol. Nell’impianto sono asserragliati i soldati del battaglione Azov, assediati da settimane dalle forze russe. Per Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco della città, «l’inferno è sceso sulla terra, ad Azovstal».
«Ieri per la prima volta le forze di occupazione hanno usato bombe incendiarie o al fosforo contro i difensori di Mariupol – ha scritto su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform – Gli occupanti stessi affermano di aver usato proiettili incendiari 9M22C con strati di termite. La temperatura di combustione è di circa 2.000-2.500 gradi. E’ quasi impossibile fermare la combustione».
Un video è stato pubblicato da Andriushchenko: mostra anche fuoco dell’artiglieria, ma – sottolinea l’agenzia Dpa – non può essere verificato in modo indipendente. Pubblicate anche immagini che mostrano scritte su ordigni che sembrerebbero indicare una ‘risposta’ alla vittoria dell’Ucraina all’Eurovision. La fonte delle immagini non è chiara, rileva ancora la Dpa, ma scritte in russo recitano: «Kalusha, come richiesto. Ad Azovstal». E, in inglese, «Help Mariupol – Help Azovstal right now», con la data “14.05”, dopo l’appello della Kalush Orchestra seguito alla vittoria all’Eurovision.
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