CATANZARO Il candidato a sindaco Valerio Donato chiede a Jack Di Maio, ex Forza Nuova, di abbandonare il campo che lo sostiene. Lo fa nel corso dell’incontro pomeridiano con i propri collaboratori, a due giorni dalla presentazione delle liste che avevano fatto cerchiare in rosso quella candidatura. «Le nostre liste – dice Donato in una nota – sono impeccabili, fatte di uomini e donne di ogni estrazione sociale e pronti a impegnarsi per la città. C’è solo un problema di cui sento il dovere di dar conto subito all’opinione pubblica. Ed è un problema etico e politico rappresentato da un candidato di Prima l’Italia, a cui chiedo di fare un passo indietro.
Non perché il candidato in questione non abbia diritto alla candidatura, ma perché i suoi trascorsi con Forza Nuova, che per il sottoscritto e la coalizione che guido costituisce la negazione dei valori fondamentali della democrazia italiana, sono in netta e irredimibile contrapposizione con la mia storia umana, professionale e politica e con quella di tutti gli altri candidati del Progetto Rinascita. Sui postulati cruciali della nostra Carta costituzionale, nessuno di noi ha intenzione di transigere».
Da parte sua la Lega, con una nota del coordinatore provinciale Giuseppe Macrì, interviene per chiarire la propria posizione: «Jack (Gioacchino) Di Maio, candidato nella lista “Prima l’Italia”, gode dei diritti indispensabili per esercitare la rappresentanza elettorale – scrive Macrì –. La sua presenza in lista, d’altronde, è stata possibile anche perché i suoi rapporti con Forza Nuova sono totalmente inesistenti, essendosi egli dimesso da ogni incarico ricoperto nel passato e avendo, formalmente, declinato qualsiasi impegno all’interno di quel movimento».
«Il chiarimento della Lega – spiega il coordinatore provinciale – è dovuto per sgombrare il campo dalle strumentalizzazioni che si volessero ordire, con l’intento di far perdere spessore e qualità al dibattito pubblico, da parte di settori minoritari della sinistra che mentre condannano, com’è giusto che sia, i nostalgici del fascismo, accolgono a braccia aperte i nostalgici del comunismo. Nell’esprimere fiducia sul da farsi alla sensibilità del professore Donato, auspichiamo che il confronto, in vista del voto del prossimo 12 giugno, sia incentrato sulle proposte e i programmi per la rigenerazione di Catanzaro, piuttosto che su fake news e scoop inconsistenti».
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