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Infrastrutture

FdS punta sulla Calabria. Programmati oltre 16,6 miliardi in investimenti

Presentato il Piano industriale del gruppo 2022-31. Gran parte delle risorse per l’Alta velocità: 8,8 miliardi. Per le strade previsti 6,5 miliardi

Pubblicato il: 16/05/2022 – 12:28
FdS punta sulla Calabria. Programmati oltre 16,6 miliardi in investimenti

CATANZARO Ben 16,689 miliardi di euro per investimenti nelle infrastrutture ferroviere e stradali tra il 2022 e il 2031. È quanto prevede il Piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per la Calabria in questo lasso di tempo. Il dato è contenuto nel Piano da oltre 190 miliardi di investimenti presentato questa mattina, a Roma, in una conferenza aperta a colleghi e giornalisti, dalla presidente, Nicoletta Giadrossi, e l’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris. Secondo le stime della Società, gli investimenti programmati dal Gruppo FdS comporteranno un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di PIL. 

I contenuti del Piano

«Il Piano prevede – è riportato nella nota del Gruppo – una profonda ridefinizione della governance e un nuovo assetto organizzativo che aggrega le società controllate da FS in quattro poli di business: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”. La visione strategica e industriale di lungo periodo ha, tra i suoi principali obiettivi, dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti; favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato; incrementare fino a raddoppiare rispetto al 2019 il trasporto merci su ferro; rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese; aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica del Paese».
Fattori abilitanti del Piano, che ne dovranno sostenere l’attuazione, sono l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, la connettività e la valorizzazione delle persone del Gruppo alle quali, chiudendo il suo intervento, l’amministratore delegato Luigi Ferraris ha affidato questa sfida, nella convinzione che, così com’è già accaduto in passato, saranno in grado di vincerla.

Gli investimenti in Calabria

In Calabria il Piano Industriale 2022 – 2031 prevede un investimento complessivo di 16,689 miliardi di euro: risorse che andranno a disegnare un rinnovato scenario di mobilità – ferroviaria e stradale – all’insegna dell’interconnessione e della sostenibilità.

Nella rete ferroviaria

Le risorse attribuite al “Polo Infrastrutture” costituiscono la parte principale dell’investimento complessivo: 15,28 miliardi di euro.
Di questi, 8,8 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie e saranno per lo più destinati alla realizzazione dell’AV Salerno-Reggio Calabria, al potenziamento e all’elettrificazione della linea ionica e della dorsale Lamezia-Catanzaro Lido e ai collegamenti con il porto di Gioia Tauro.

Nella rete stradale

Ammontano invece a 6,48 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali la SS 106 (in particolare per il Megalotto 3, l’adeguamento da Sibari a Crotone e la Catanzaro-Crotone), alcuni miglioramenti funzionali dell’A2 e il completamento della SS 182, la Trasversale delle Serre.

Treni

Sono 309 invece i milioni di euro destinati al “Polo Passeggeri”, che si tradurranno in 29 nuovi treni e in nuovi servizi, fra cui il miglioramento del servizio metropolitano nell’area di Reggio Calabria e la velocizzazione dei treni Intercity sulla linea ionica, fra Reggio Calabria e Taranto.

Polo urbano

Per il “Polo Urbano”, in Calabria si stimano circa 600 mila mq di aree da valorizzare, per un valore pari a 1,1 miliardi di euro; i principali progetti riguardano i territori di Reggio Calabria, Cosenza e Montebello Ionico.

Polo logistica

Per il “Polo Logistica” è previsto un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti. I servizi intermodali (legati al traghettamento nello Stretto di Messina) passano da circa 1,3 milioni di euro nel 2022 a circa 4,1 milioni nel 2031, equivalenti a circa 276 treni l’anno. I servizi convenzionali cresceranno da 1 milione di euro nell’anno corrente a 1,5 milioni nel 2031, determinando un fatturato incrementale (2031 vs 2022) del 47%, che interesserà in modo particolare la filiera automotive.

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