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La riflessione

«Nuove idee per Catanzaro»

Le città, secondo studi recenti, sono centri per nuove idee per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale e molto altro. Nel migliore dei casi le città hanno perme…

Pubblicato il: 16/05/2022 – 9:58
di Franco Scrima*
«Nuove idee per Catanzaro»

Le città, secondo studi recenti, sono centri per nuove idee per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale e molto altro. Nel migliore dei casi le città hanno permesso alle persone di migliorare la condizione sociale e quella economica.
Tuttavia persistono molte sfide per mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità senza danneggiare il territorio e le risorse. Le sfide poste dall’ambiente urbano includono il traffico, i servizi di base, un numero adeguato di alloggi e il degrado delle infrastrutture.
La competizione che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a prosperare. Migliorando l’utilizzo delle risorse, riducendo l’inquinamento e la povertà, è stato accertato che la sfida si vince. Quel futuro include città che offrono opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti, alla sicurezza e tanto altro ancora.
Ci sono diverse pubblicazioni che si occupano dell’agibilità delle città. La condizione di base è che esse siano inclusive, sicure, resilienti e sostenibili. Secondo studi recenti le città rappresentano ormai il motore delle economie locali e nazionali; le statistiche dicono, infatti, che più dell’ottanta per cento delle attività economiche è concentrato nei centri urbani. A Catanzaro è il contrario! Nel centro storico molti esercizi commerciali sono chiusi e, rimanendo così l’ambiente, sarà difficile pensare ad una ripresa delle attività commerciali.
Le cause sono tante. La principale è che, da diversi anni, è venuta meno l’attenzione dell’Amministrazione comunale. È sotto gli occhi di tutti che nel centro storico mancano i parcheggi e le attività commerciali un tempo fiorenti, per esempio quelle di Corso Mazzini, in molti casi hanno abbassato le serrande, alcune anche in modo definitivo. Stessa sorte è toccata ai negozi posti nelle strade adiacenti, anch’esse piene di divieti di sosta o di aree riservate a uffici; una vera piaga per la Città che scoraggia i cittadini a utilizzare l’automobile per recarsi in quei luoghi e fare spese.
Altro handicap cittadino è l’insufficienza dei controlli. L’osservanza dei divieti di sosta e delle aree riservate ai residenti lungo le maggiori arterie cittadine sono in mano a personale dell’Amac (Azienda Municapale di trasporto cittadino). Per non dire dei controlli che sono pressoché assenti sulle strade di tutti i quartieri; non è infatti raro imbattersi per strada in cassonetti per le immondizie che vengono lasciati sui marciapiedi oppure ai cumuli di sacchetti di plastica colmi di rifiuti regolarmente abbandonati sui marciapiedi.
Di uguale gravità i rumori notturni che non mancano e denotano la totale mancanza di controlli, al punto che il diritto al riposo a Catanzaro sembra essere diventato un bene di lusso. Non è, infatti, un caso isolato il fatto che lungo alcune strade (specie nelle vicinanze dei giardini di San Leonardo) il silenzio della notte venga interrotto dal rombo di motociclette con motori rumorosi e di automobili che, quando non disturbano per il rombo dei motori, lo fanno per il volume delle autoradio. Con le prime luci del giorno, poi, ad “infastidire” il riposo ci pensano gli amanti della “corsetta” che, non si capisce perché, deve essere fatta “vociando”.
Mancano i controlli e l’arbitrio regna sovrano! Si sostiene che il Corpo dei Vigili Urbani sia sotto organico da tempo; qualcuno, invece, critica che sia l’effetto del “distacco” di unità negli uffici del Comune. Ciò sarebbe avvenuto negli anni passati e viene indicato tra le cause della parzialità dei servizi e dei controlli esterni che sono demandati a poche pattuglie le quali non riescono ad assicurare la quiete pubblica. Ne deriva che a Catanzaro non è sufficiente solo la normativa che prevede le fasce orarie durante le quali va mantenuto il silenzio nel rispetto di chi riposa, quanto che non vi sarebbe la possibilità di effettuare i controlli, mancando i quali la cittadinanza non ha difese. Anche questo contribuisce a rendere sempre più marginale Catanzaro rispetto agli altri centri della Calabria.

*giornalista

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