CORIGLIANO ROSSANO «Se è a rischio anche il servizio fino ad oggi garantito alla nostra città attraverso gli sportelli dell’Agenzia delle entrate-riscossione (ex Equitalia) lo si deve solo all’incapacità del sindaco di rispettare gli impegni assunti. All’Agenzia, infatti, erano stati messi a disposizione i locali di Palazzo Zagara, di proprietà comunale, allo scalo di Corigliano. Un altro taglio per Corigliano Rossano, un altro danno per la fusione». È quanto dichiara Guglielmo Caputo, già vicesindaco e assessore al turismo di Rossano, rappresentante di Fratelli d’Italia, denunciando la «reiterata, assoluta e ciò non di meno inaccettabile imperturbabilità del sindaco e della sua giunta rispetto alla somma crescente di disagi sempre più gravi nei quali viene lasciata la popolazione».
«L’eventuale chiusura anche di quest’altro Ufficio – continua Caputo – determinerebbe prevedibili conseguenze negative per le migliaia di contribuenti costretti a recarsi nel comune di Cassano allo Ionio, laddove probabilmente altra sensibilità e disponibilità sono state dimostrate da altre classi di governo. La fusione ci avrebbe dovuto permettere di diventare riferimento indiscusso della Sibaritide se non dell’intera provincia di Cosenza. Invece a causa alla pessima gestione e della mancanza di autorevolezza dell’esecutivo cittadino, ci si ritrova nell’imbarazzante ed inaspettata situazione di un ulteriore ridimensionamento dei servizi addirittura già esistenti. Detto diversamente: con Stasi & C. andiamo indietro invece di andare avanti. Rimane ben poco del movimentista Stasi che, da oppositore a tutto, annunciava scioperi della fame e blocchi delle ferrovie con l’obiettivo di impedire scippi ai territori di cui si faceva paladino e demagogo. Oggi è passato serenamente dall’altra parte, addirittura contribuendo a determinare scippi e ingiustizie che maggiore senso delle istituzioni potrebbe evitare. Lo ripetiamo: siamo di fronte ad una compagine amministrativa che si esalta per l’ovvio e per l’ordinario, ma poi quando si tratta di programmare issa il vessillo dell’incapacità amministrativa. Così come da ultimo per la semplice pulizia del verde che diventa una questione complicatissima. E Corigliano Rossano si presenta, per solo ritardo di programmazione, come una giungla: dalle spiagge alle contrade ai centri storici».
«Per provare a colmare la distanza insanabile tra istituzione locale e cittadini – sottolinea il rappresentante di FdI – senza ulteriori proclami sindaco e giunta farebbero bene forse a comunicare alla città, di più e meglio di quanto non è stato mai fatto fino ad oggi, cosa effettivamente sarebbe stato realizzato di preciso per questa città e cosa si starebbe portando avanti. Perché a tutti sfugge tutto. E la stessa maggioranza, se ne ha voglia, chiarisca questo alla città, invece di cimentarsi addirittura in scontati quanto puerili elogi pubblici a singoli dipendenti comunali a discapito di altri, strumentalizzati per gettare fumo negli occhi ai cittadini. Il tempo è inesorabilmente scaduto. Non è più possibile aspettare, non è più possibile navigare a vista. Non è più possibile restare inerti con l’alibi delle difficoltà insormontabili, degli errori pregressi, delle mani legate. Stasi provi a fare il sindaco della terza città della Calabria – chiosa Guglielmo Caputo – prima di essere definitivamente archiviato come il più grave errore democratico fatto in danno della storica conquista della fusione».
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