CATANZARO «Tutta Catanzaro sapeva che un esponente di Forza Nuova si sarebbe candidato con una lista collegata a Donato. I “santini” giravano sul web da almeno tre settimane. La presa di distanza fatta 48 ore dopo la presentazione ufficiale delle liste è tardiva, inutile e anche ipocrita». È quanto si legge in una nota diramata dal comitato elettorale di Nicola Fiorita, candidato sindaco di Catanzaro.
«Anche i bambini sanno che nessun candidato è depennabile dalle liste, né esiste il meccanismo delle dimissioni dalla candidatura. Allora delle due l’una. O il professore Donato non ha esercitato il minimo controllo sulle liste, raccattando di tutto nel tentativo di intascare qualche voto in più oppure ha voluto prendersi comunque i voti del candidato di Forza Nuova, facendo finta di essere un intransigente antifascista. In ogni caso – prosegue la nota – ci ha pensato la Lega di Salvini a mettere a posto il professore Donato, bacchettandolo per la sua uscita e dicendo che non ci pensa nemmeno a ritirare il forzanovista dalla competizione elettorale. Tanto per ribadire chi comanda. La stessa Lega, sia detto per inciso, che Di Maio se l’è preso, nonostante i giudizi poco lusinghieri espressi dal candidato su Matteo Salvini, definito “falso patriota” appena qualche settimana fa. Ma si sa, dalle parti di Donato e di chi lo sostiene tutto fa brodo. E tutto finirà in una bolla di sapone, perché il professore ci ha abituati alle sue ritrattazioni, vedi il repentino passaggio da “mai con Salvini sul palco” al “sono orgoglioso del sostegno di Salvini”. Questa è l’alleanza che vorrebbe governare Catanzaro “senza compromessi”. Questa è l’ennesima brutta pagina di una vicenda iniziata con lo strappo della tessera del Pd – concludono dal comitato elettorale di Fiorita – e proseguita con l’inchino al leader leghista».
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