CATANZARO Il sostituto procuratore di Catanzaro Debora Rizza ha invocato cinque condanne nell’ambito del procedimento, con rito abbreviato, denominato Pneus incentrato su una serie di atti intimidatori posti in essere da febbraio a dicembre 2020, ad Amaroni, Borgia e Squillace, nei confronti di imprese impegnate nell’esecuzioni di lavori stradali e nella posa di cavi elettrici, nonché esercenti locali di attività commerciali. Il pm ha invocato 12 anni e 6 mesi di reclusione e 11mila euro di multa nei confronti di Gennaro Felicetta; 10 anni e 7000 euro di multa nei confronti di Danilo Vitellio; 8 anni e 6000 euro di multa nei confronti di Vincenzo Tolone; 3 anni e quattro mesi di reclusione e 3000 euro di multa nei confronti di Francesco Bongarzone; 6 anni e 6000 euro di multa nei confronti di Rocco Mungo.
L’operazione Pneus è scattata il 14 giugno scorso all’esito delle attività di indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Girifalco, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Agli imputati vengono contestate condotte estorsive, tentate e consumate con modalità mafiose, ai danni di imprenditori sia locali, sia provenienti da altre province calabresi e operanti nel territorio di riferimento.
Nel collegio difensivo gli avvocati Antonio Lomonaco, Salvatore Staiano, Sergio Rotundo, Gianfranco Giunta.
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