CORIGLIANO ROSSANO Erano all’incirca le 9 stamattina quando l’auto blu dell’Asp di Cosenza ha oltrepassato le sbarre d’ingresso dell’ospedale spoke “Giannettasio” di Corigliano-Rossano. Dentro, il neo commissario Antonello Graziano che – come promesso all’indomani della sua nomina (ne abbiamo parlato qui) – ha iniziato il suo tour conoscitivo all’interno di ospedali e ambulatori medici della provincia. Con lui anche il dirigente del dipartimento di ingegneria clinica dell’Asp Cosenza, Antonio Capristo, ed il responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro dello spoke, Vincenzo Pignataro.
C’è una priorità su tutte da affrontare in questo particolare momento storico ed è la riorganizzazione dei pronto soccorso. Il commissario Graziano sembra avere le idee chiarissime: «Ho iniziato questo giro perlustrativo e conoscitivo che servirà a raccogliere tutte le criticità così da agire subito».
E non è nemmeno un caso che questo giro perlustrativo sia iniziato proprio da Corigliano-Rossano, prima al “Giannettasio” e subito dopo al “Compagna”. Perché in questi due presidi gravita l’utenza maggiore del comparto di emergenza-urgenza della provincia (fatta eccezione per il Ps dell’Annunziata che opera sotto l’egida dell’azienda ospedaliera cosentina) e perché proprio a Corigliano-Rossano si evidenziano, ormai da anni, situazioni di disagio gravissime. Alle quali occorre porre un argine (ne abbiamo parlato qui).
Serve organizzazione e serve personale. E su questo Graziano è stato molto chiaro: «Faremo tutto quanto sarà necessario per accelerare da una parte i tempi di attuazione di alcuni processi già avviati e dall’altra per avviare nuove iniziative volte a potenziare e migliorare il servizio. Quello che interessa – ha scandito Graziano – è il comfort degli utenti soprattutto di quelli che arrivano in Pronto soccorso dove si raffrontano con il lato umano della sanità».
Il commissario, poi, prima di chiudersi in camera caritatis con i dirigenti delle unità operative e con la direzione sanitaria dello spoke, per impartire le prime direttive, e dopo aver visitato il pronto soccorso è anche salito al secondo piano del “Giannettasio”, lì dove sta sorgendo il nuovo reparto di Cardiologia con annessa Unità operativa di terapia intensiva coronarica. Una vera e propria tela di Penelope, anche se presto la struttura dovrebbe vedere la luce. «Un servizio chiuso nel 2019 non può rimanere chiuso ad oltranza – ha ribadito ancora Antonello Graziano – vi posso dare conferma, però, che ora è ormai questione di giorni prima che il reparto, rimesso totalmente a nuovo e con tecnologie d’avanguardia, torni ad essere operativo per l’utenza e a servizio del territorio».
Un ultimo e immancabile inciso, soprattutto quando il massimo tra i dirigenti aziendali arriva in visita allo spoke di Corigliano-Rossano, sull’organizzazione della direzione sanitaria. Un organismo che sembra essere l’apice e l’origine delle diverse criticità che si registrano all’interno dei due ospedali spoke cittadini. Anche su questo Graziano è stato chiarissimo annunciando tra le righe che si sta già lavorando, per stesso volere del commissario ad acta della sanità in Calabria, Roberto Occhiuto, alla riorganizzazione dei due ospedali in modo che si possa avere una fruizione efficiente delle diverse aree di intervento dell’ospedale rilanciando il metodo della comunicazione (sia interna che esterna) costante e diretta come metodo essenziale per migliorare la qualità dell’offerta dello spoke. Una visione nuova, innovativa che sicuramente – si spera – innescherà un nuovo sistema di gestione. Sicuramente coordinato dall’alto, direttamente da Via degli Alimena a Cosenza, dove oggi, oltre al Commissario dell’Asp, siedono in posizioni apicali dirigenziali diverse personalità che appartengono alla Sibaritide. (da L’Eco dello Jonio)
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