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La convenzion azzurra

Occhiuto: «Decuplichiamo gli investimenti su Gioia Tauro. E Forza Italia non sia timida»

Il governatore a Napoli: «Il partito sponsorizzi il rigassificatore, da noi ricchezza di dirigenti a partire da Mangialavori e Cannizzaro»

Pubblicato il: 20/05/2022 – 20:42
Occhiuto: «Decuplichiamo gli investimenti su Gioia Tauro. E Forza Italia non sia timida»

CATANZARO «Da quando sono stato eletto governatore, non parlo dei problemi della mia Regione, ma lavoro per trovare delle soluzioni. E per valorizzare le eccellenze che abbiamo in Calabria». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo alla convention. “L’Italia del futuro, la forza che unisce”, organizzata da Forza Italia a Napoli «Abbiamo una grande infrastruttura, a mio avviso la più importante del Mezzogiorno: il porto di Gioia Tauro. E allora da mesi sto lavorando per sviluppare questo porto. Negli ultimi anni, nell’immobilismo della politica, Msc ha investito 200 milioni di euro. Noi vogliamo decuplicare gli investimenti nel porto e nella Zona economia speciale che insiste in quel territorio. A Gioia Tauro vogliamo realizzare un rigassificatore, potremmo produrre 1/3 del gas che attualmente importiamo dalla Federazione Russa, ne sto parlando con tanti ministri, con in testa il ministro Cingolani.
I fatti di questi ultimi mesi, la guerra in Ucraina, stanno cambiando gli equilibri geopolitici mondiali. Il Mediterraneo sarà sempre più centrale e l’Italia deve essere sempre più autonoma dal punto di vista energetico. E Gioia Tauro può essere decisiva per entrambe queste partite. Il Sud è una miniera di opportunità. Noi, ripartendo, vogliamo essere la locomotiva del Paese», ha sostenuto Occhiuto.

«Al Sud è cambiata anche la musica: non siamo più lamentosi»

Occhiuto, che è intervenuto nell’ultimo panel della convention odierna di Forza Italia a Napoli, panel sul tema Nord-Sud che ha visto Occhiuto confrontarsi con la ministra per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini e con il governatore piemontese Cirio, introdotti dal coordinatore nazionale del partito Antonio Tajani, ha poi osservato: «Quindi il Sud è davvero una miniera di opportunità per tutto il Paese, anche per il Nord, può davvero essere oggi la locomotiva dello sviluppo. Ed è cambiata anche la musica, nel centrodestra e negli amministratori del Sud, non sono più lamentosi. La ministra Carfagna giustamente diceva che è finito finalmente il periodo degli amministratori e dei dirigenti politici che si lamentano. Appena insediato ho fatto una ricognizione delle risorse che la Calabria nona aveva speso, e ho scoperto che non aveva speso 1,1 miliardi di Fsc: sono andato dalla Carfagna e le ho detto “perché non li investiamo in Cis, Congtratti interistituzionali di sviluppo”: è finito il periodo di dirigenti che si lamentano e chiedono risorse. Appena insediato ho scoperto che non aveva speso 1,1 miliardo di Fsc, ho detto alla Carfagna “perché non li investiamo nei Cis, in progetti strategici”. Appena insediato – ha poi ricordato il governatore – sono stato nominato commissario della sanità, in 12 anni di commissariamento della sanità chi doveva governarla, i commissari mandati dal governo, non hanno né accertato il debito, né ridotto il deficit, né aumentato la qualità dei servizi. Io accerterò il debito insieme alla Guardia di Finanza entro la fine di quest’anno e ho già ridotto il deficit, anzi al Tavolo Adduce abbiamo dimostrato, solo mettendo in ordine i conti delle aziende sanitarie, che la Calabria non ha deficit, anzi ha addirittura un avanzo di gestione. E’ una cosa buona? No, non è una cosa buona perché significa che non dà servizi ai calabresi, ma rispetto al passato quando non dava sevizi adduce l’altra settimana abbiamo dimostrato che la Calabria non ha deficit, anzi ha avanzo di amministrazione. Non è una cosa buona ma rispetto al passato, quando non dava servizi e aveva anche un deficit, forse un un passo in avanti, un cambio di passo è stato fatto. Ora sarebbe utile che un’altra battaglia che il partito può fare a livello nazionale è quella di aiutare le Regioni del Sud, che hanno sistemi sanitari meno attrattivi di quelli del Nord, ad avere la possibilità di assumere medici con regole diverse, perché se un carabiniere o un magistrato va a lavorare in Calabria è pagato di più perché è zona disagiata, se un medico va a lavorare in Calabria dobbiamo poterlo pagarlo di più, tutti i concorsi che stiamo – ha rilevato Occhiuto – facendo stanno andando deserti vanno deserti».

«Sul Pnrr Paese in ritardo ma noi siamo pronti alla sfida»

Il governatore calabrese è intervenuto anche sul tema del Pnrr: «Ho detto più volte che il Paese è arrivato in ritardo. C’è molto lavoro da fare ma non ci spaventa il lavoro, non spaventa nemmeno noi amministratori del Sud. Noi non guardiamo a quello che sta al Nord della Campania o della Calabria, stiamo guardando a quello che sta a Sud della Campania e della Calabria, perché l’essere l’hub dell’Europa nel Mediterraneo rappresenta per noi la stessa occasione che anni fa hanno avuto la Lombardia e il Piemonte quando erano hub dell’Italia rispetto al manifatturiero tedesco. Noi davvero – ha specificato Occhiuto – possiamo essere quelli che più si gioveranno dello spostamento del baricentro dei traffici verso il Mediterraneo. E’ una sfida che accogliamo con grande entusiasmo e che interpretiamo con l’atteggiamento di chi sa che questa volta ha da giocarsi una partita che mai il Mezzogiorno ha avuto, una partita che il Mezzogiorno si deve giocare nell’interesse del Paese».

«Forza Italia non sia timida, dirigenti del Sud sono grande risorsa»

Infine, uno sguardo di Occhiuto sul partito di Forza Italia: Sono contento – ha sostenuto alla convention di Napoli – di aver riscontrato in Calabria una ricchezza straordinaria, anche nei dirigenti di Forza Italia. Da quando mi sono insediato, faccio l’umo di governo, non mi occupo delle questioni politiche perché lì ho trovato un coordinatore bravissimo che è Mangialavori, un deputato come Ciccio Cannizzaro, responsabile del Sud, loro si occupano delle questioni che riguardano Forza Italia. Il Sud è un’opportunità per il Paese, ma i dirigenti di Forza Italia del Sud sono un’opportunità Forza Italia nazionale, perché si tratta in molti casi di bravi parlamentari, consiglieri regionali e consiglieri comunali che sanno come si conquista il consenso, com’è faticoso conquistarlo nel rapporto quotidiano con gli elettori. Noi non dobbiamo avere timidezza come Forza Italia. Noi dirigenti di Forza Italia del Sud non abbiamo alcuna timidezza e alcun complesso verso i nostri bravissimi colleghi della Lombardia e del Piemonte. Ma non abbia complessi nemmeno Forza Italia nazionale, so che Antonio Tajani non ne ha. Io – ha concluso Occhiuto – sono orgoglioso di governare una Regione dove alle ultime Regionali Forza Italia ha avuto il 26%, non solo per questo ma perché certi risultati si ottengono quando ci sono dirigenti sul territorio che sono riconosciuti dal territorio, che hanno la capacità di interloquire con il territorio e di rappresentare il territorio. Chi fa politica nel Sud la fa temprandosi nel fuoco. E allora credo che la classe dirigente del partito del Mezzogiorno meriti di essere considerata con ancora più favore da un partito che vuole unire il Paese e soprattutto vuole essere la Forza Italia che unisce il Sud e il Nord nell’interesse del Paese». (c. a.)

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