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operazione transilvania

Reggio Calabria, raggiri ad anziani: scoperta banda internazionale. Eseguite 16 misure cautelari – VIDEO

L’operazione nasce dalla denuncia di un anziano della locride sedotto e truffato da una donna rumena alla quale ha ceduto 20.000 euro

Pubblicato il: 20/05/2022 – 7:01
Reggio Calabria, raggiri ad anziani: scoperta banda internazionale. Eseguite 16 misure cautelari – VIDEO

REGGIO CALABRIA A partire dalle prime ore del mattino di ieri giovedì 19 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, unitamente al personale delle forze di polizia di Romania e Germania sotto il coordinamento di Europol, l’agenzia di Polizia europea specializzata nel contrasto al crimine transfrontaliero tra gli Stati membri dell’Unione, hanno dato esecuzione a 13 mandati di arresto europeo e 3 ordinanze di custodia cautelare. Il vertice dell’organizzazione si trova in Romania con basi operative in Calabria e, in particolare, nei territori di Reggio e dei Comuni di Bianco, Melito di Porto Salvo, Siderno, Rosarno, Bovalino. L’organizzazione aveva un’articolazione anche in Sicilia, nel Comune di Milazzo. Le vittime erano anziani tra i 70 e i 90 anni che spesso versavano in condizione di solitudine. Anziani che venivano indotti o costretti, con raggiri o minacce, alla dazione di cospicue somme di denaro. Soldi che venivano consegnati a giovani donne, che provvedevano poi a rimetterle ai vertici dell’organizzazione delinquenziale.

L’operazione, convenzionalmente chiamata “Transilvania”, scaturisce dall’ attività d’indagine avviata nel 2018 sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, a seguito di denuncia sporta da un anziano originario di un paese della locride alla locale Stazione Carabinieri, segnalando per primo di essere stato circuito da una giovane donna di nazionalità rumena la quale, fingendosi innamorata di lui, lo aveva indotto, nell’arco di un anno, a consegnarle, attraverso dazioni dirette di danaro contante e
versamenti tramite “Money Transfer” all’estero, la somma complessiva di 20.000 euro.
Secondo gli investigatori, i proventi illeciti raccolti dagli indagati sarebbero circa un milione di euro, di cui 179mila euro sarebbero stati tracciati, mediante il trasferimento in Romania. Le indagini dei carabinieri e dell’Europol sono consistite in accertamenti di natura finanziaria, intercettazioni telefoniche, videoriprese, audizione delle persone offese e di altre informate sui fatti.

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