CATANZARO «Quella sugli scrutatori è l’ennesima marcia indietro di Valerio Donato. Prima si è rimangiato la distanza ideologica da Salvini (da “mai sul palco” a “sono orgoglioso”), poi è stato costretto a ingoiarsi la candidatura dell’esponente di Forza Nuova impostagli dalla Lega. Ora ha ritrattato anche sul criterio di nomina degli scrutatori perché i suoi candidati non vogliono il sorteggio». Lo afferma, in una nota, Nicola Fiorita, candidato sindaco di Catanzaro per il centrosinistra. «Ma i fatti, come sempre – prosegue Fiorita – si dimostrano ostinati nella loro chiarezza: in commissione elettorale non siede alcun consigliere comunale di opposizione e non si è inteso ricostruire l’equilibrio democratico; i componenti dell’organismo, oltre a essere consiglieri uscenti, sono candidati nella coalizione che sostiene Valerio Donato e in questa veste nominano i componenti dei seggi, chiamati al compito delicatissimo di assicurare al massimo la correttezza e la trasparenza nelle operazioni di voto; ad oggi, non è dato sapere con quali criteri la commissione elettorale intende garantire questo obiettivo; il criterio del sorteggio è stato già utilizzato nel 2017, non ha presentato le difficoltà irrisolvibili paventate oggi da Donato per giustificare la sua giravolta ma in ogni caso, è proprio per prevenire problemi che avevamo proposto di sorteggiare anche una quota di scrutatori di riserva».
«Questi sono i fatti – prosegue il candidato sindaco del centrosinistra – e riguardano il merito, i contenuti vivi dell’agire democratico. Sicuramente siamo al punto più basso della moralità in questa città. Il professore Donato ha cambiato in corsa il suo infelice slogan “Con tutti senza compromessi” in “Disposto a tutto”».
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