COSENZA Si è riunita oggi, presieduta dall’assessore Pina Incarnato, la commissione elettorale del Comune di Cosenza a cui hanno partecipato, oltre alla stessa presidente Incarnato, i membri effettivi, Bianca Rende e Roberto Sacco ed il membro supplente Alfredo Dodaro, in sostituzione del consigliere Michelangelo Spataro colpito da un lutto familiare, a cui sono state espresse le più sentite condoglianze dall’intera commissione elettorale. All’ordine del giorno la nomina degli scrutatori occorrenti, in un numero pari a 265, per la costituzione dei seggi elettorali in occasione delle consultazioni dei Referendum abrogativi del prossimo 12 giugno, per come previsto dalla normativa vigente. Gli scrutatori nominati, attingendo all’apposito albo, con voto palese 4 su 4, sono stati 265 effettivi e 50 supplenti ed i nominativi saranno pubblicati lunedì prossimo, 23 maggio 2022, sull’albo pretorio del Comune di Cosenza. Di questi, la quota ricadente alla volontà di Pina Incarnato e di Bianca Rende in un numero pari a 133, più i 50 supplenti, sono stati indicati come dall’esito del sorteggio avvenuto ieri pomeriggio in diretta FB. I restanti 132 scrutatori effettivi sono stati, invece, indicati per chiamata diretta e nominativa, per come la legge consente loro, dai consiglieri Sacco e Dodaro.
“Ho proceduto – ha affermato l’assessore Pina Incarnato – insieme alla consigliera Bianca Rende, al sorteggio degli scrutatori per il referendum del prossimo 12 giugno, nel pieno rispetto degli impegni assunti dal sindaco Franz Caruso in campagna elettorale. L’ennesimo impegno assunto e mantenuto da un Sindaco che traduce in fatti concreti ciò che promette di fare. Un modus operandi che faccio mio, condividendo in questo caso, peraltro, con il sindaco Franz Caruso, che la chiamata diretta e nominativa degli scrutatori, è un atto ingiusto, che non garantisce i principi di legalità, trasparenza e libertà che sono alla base della nostra azione amministrativa. Il mio auspico è che quanto prima sia approvata la proposta di modifica all’attuale normativa, prevedendo che la scelta degli scrutatori venga effettuata dalla Commissione elettorale comunale non più per nomina (attingendo all’albo degli scrutatori) bensì tramite sorteggio dei nominativi compresi nel predetto albo”.
“Bene hanno fatto il sindaco Franz Caruso e la presidente della Commissione Elettorale Pina Incarnato, assieme alla Consigliera Bianca Rende, a procedere al sorteggio dei nominativi degli scrutatori che saranno destinati ai seggi per le operazioni referendarie del prossimo 12 giugno”. E’ quanto affermano i presidenti delle commissioni consiliari Legalità ed Urbanistica, Chiara Penna e Francesco Turco, rispetto alla decisione assunta di procedere con il metodo del sorteggio, con diretta FB, per la nomina degli scrutatori, titolari e supplenti. “Il sorteggio garantisce trasparenza – proseguono Penna e Turco – e, soprattutto, rappresenta i valori ed i principi di legalità, libertà e moralità su cui si basa tutto l’agire amministrativo del sindaco Franz Caruso, sempre teso, peraltro, ai criteri di imparzialità e tutela di tutti i cittadini. Principi e criteri di cui andiamo fieri ed orgogliosi e che difenderemo, qualora se ne ravvisasse la necessità, sempre e comunque in ogni atto e pratica che segna l’azione di governo. In questo solco si inserisce il metodo del sorteggio per la scelta degli scrutatori che, a nostro avviso, assicura un criterio di selezione trasparente e che esclude qualsiasi condizionamento per come avvenuto negli anni passati”. “Siamo certi – concludono Chiara Penna e Francesco Turco – che questo è un primo segno di cambio di rotta e che con il tempo potrà essere modificata la normativa attualmente vigente, al fine di non ricorrere più ad una gestione degli scrutatori che, di fatto, è sempre stata portata avanti con metodi poco degni”.
Sulla nomina degli scrutatori interviene anche Bianca Rende, capogruppo Brs e componente della commissione elettorale. “Il seggio dove si esercita il voto libero e segreto è un’ara sacra, un’istituzione fondamentale della democrazia rappresentativa, e per questa sua funzione non può non essere come ‘la moglie di Cesare’ al di sopra di ogni sospetto. I celebranti e garanti di questo sacro diritto, gli scrutatori, non possono e non devono sollevare sospetti di interessi particolari né tantomeno essere prescelti da un rituale nominativo che male odora di voto di scambio. È vero che a Cosenza non si vota in questo turno ma la deleteria procedura – sostino Rende – va abolita per sempre, anche per la mortificazione di sentirsi prescelti per il valore di un paio di scarpe! Ecco perché già ieri abbiamo proceduto a sorteggiare in diretta social i nomi che oggi avremmo sottoposto al voto per la nomina, insieme al consigliere Luberto e all’assessora Incarnato, presidente della Commissione elettorale, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata. Dopo una casistica di numerose procedure infrattive constatate dal Parlamento, dalle Regioni e dai Tar, finalmente si sta lavorando ad una legge, approvata già da un ramo del Parlamento, che consentirà di sorteggiare gli scrutatori a garanzia di tutti i candidati che non intendono sfruttare questi espedienti e degli stessi cittadini che vogliono avere una qualche libera chance di esercitare il ruolo in oggetto. Stupisce che una città come Cosenza non abbia dato l’esempio virtuoso della discontinuità anche in questo campo, mentre tanti piccoli Comuni hanno provveduto prima e autonomamente senza doppi giochi di scarsa credibilità, che qui coinvolge l’attuale maggioranza, uno dei cui membri designati ha preferito ricorrere al vecchio metodo e che non può essere considerato come una mera scelta ‘a titolo personale’. Pensiamo che questo rappresenti un ennesimo esempio delle difficoltà che incontra i sndaco nell’assicurare, insieme alla stessa maggioranza che lo ha sostenuto ed ora lo accompagna, quella discontinuità dalle pratiche del passato di cui questa Città ha estremo bisogno. Aldilà dei singoli interessi – conclude Bianca Rende – evitiamo a Cosenza che altri poteri dello Stato debbano intervenire sulla materia con poteri d’indagine più penetranti della semplice Commissione elettorale. Ricordiamo, infine, l’impegno assunto pubblicamente in campagna elettorale, di ridurre il numero delle sezioni per impedire il rischio di un controllo quasi puntuale del voto, che ne potrebbe escludere purtroppo il libero esercizio”.
x
x