Palloncini bianchi coi nomi dei compagni, e un grande cuore gonfiato con su scritto Tommaso. Un silenzio irreale a Colle Maggio, al tempio che accoglie l’ultimo saluto al bambino de L’Aquila scomparso nell’incidente dell’asilo Primo Maggio il 18 maggio, schiacciato da una macchina sfrenata nel viaggetto della sua scuola. La chiesa si è subito riempita di conoscenti, amici, parenti ma anche tante persone che sono venute a dare solidarietà e conforto ai familiari, a tutte le persone colpite. Un sistema di amplificazione ha permesso a chi era rimasto fuori dalla chiesa di ascoltare la funzione religiosa. Presenti il presidente della Regione Marco Marsilio e alcune autorità, tra le quali il sindaco dell’Aquila Biondi. Fuori anche i compagni di scuola del comprensorio Mazzini. “Basta tenere il polso sulla città, c’è la stessa pulsazione ed è il miracolo suscitato da un dolore innocente. L’Aquila piange non con lacrime cupe e disperate ma un dolore universale. La comunità sa compatire il dolore di mamma Alessia e papà Patrizio. La città è tutta qui, E proprio tu piccolo Tommaso sei anche il centro dei sentimenti forti e gentili dell’intera comunità abruzzese”: è uno dei passaggi dell’omelia del cardinal Petrocchi durante il funerale per il piccolo travolto dall’auto nell’asilo. “Tommaso è figlio di tutti gli aquilani perché, come ha detto il cardinale Giuseppe Petrocchi, chiunque sia padre e sia madre si immedesima in questa tragedia”. Così il sindaco Pierluigi Biondi all’uscita dei funerali del piccolo Tommaso: “Il lutto vero, profondo che rimane è dei genitori – ha aggiunto il sindaco – ma noi siamo qui a dire che il loro dolore è un po’ anche il nostro sperando che questo serva ad alleviare un po’ le loro pene”.
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