KIEV Arrivato in Ucraina il presidente della Polonia Andrzej Duda. «Domenica – si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale del capo di stato polacco e riportata dalla Unian – alla Verkhovna Rada di Kiev, il presidente della Repubblica di Polonia si rivolgerà con un messaggio da primo capo di stato straniero a farlo dall’inizio della guerra».
Il ministro dei Trasporti russo Vitaly Savelyev ha affermato che le sanzioni hanno portato a seri problemi con la logistica in Russia. Mosca è stata costretta «a cercare nuovi corridoi logistici», ha riferito il media indipendente russo Meduza. Dopo l’inizio della guerra russa contro l’Ucraina, il più grande operatore di container del mondo Maersk ha annunciato la cessazione delle sue attività in Russia e le società di logistica FedEx e Ups hanno smesso di consegnare merci. Inoltre, le compagnie marittime Msc, Hapag-Lloyd e Yang Ming hanno sospeso la prenotazione di navi verso la Russia. Inoltre, i paesi dell’Unione Europea, gli Stati Uniti e il Canada hanno chiuso anche i loro cieli.
Si complica la questione dello scambio di prigionieri di guerra in Ucraina. Leonid Slutsky, il capo della commissione Esteri della Duma di Stato, ritiene che i militari ucraini catturati ad Azovstal non dovrebbero essere restituiti a Kiev. «La mia opinione non è cambiata: non dovrebbe esserci uno scambio di combattenti del battaglione Azov, il loro destino dovrebbe essere deciso dal tribunale». In precedenza l’agenzia russa Interfax, citando proprio Slutsky che fa parte della squadra negoziale russa, aveva scritto che Mosca stava studiando la questione dello scambio di militanti Azov con l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, in carcere a Kiev per tradimento.
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