CATANZARO Enrico Letta si dice «contento di sostenere un candidato nel quale crediamo molto: Nicola Fiorita ha il nostro sostegno totale, sarà un grande sindaco per Catanzaro e farà un grande lavoro per tutta la regione». Per il segretario del Partito democratico, oggi nel capoluogo per lanciare la volata verso le Comunali del 12 giugno, «la vittoria di Fiorita sarà un modo per ridare alla città la sua dignità di capoluogo. Per noi – spiega – è stato molto importante come primo passaggio l’incontro con le parti sociali. Abbiamo confermato la volontà di mettere al centro la vertenza Calabria come questione nazionale: innanzitutto riguardo alla sanità, poi in riferimento al Pnrr per monitorare il modo in cui le risorse europee saranno utilizzate. Soprattutto per gli aspetti che hanno a che fare con le infrastrutture, soprattutto i porti e lo sviluppo che passa per l’area di Gioia Tauro».
La prima questione, affrontata durante l’incontro con i corpi intermedi, «riguarda il tema del lavoro e la questione sociale. Vogliamo rilanciare la questione della decontribuzione e gli incentivi per le assunzioni dei giovani – dice Letta –. È una misura che andrà in décalage nei prossimi anni ma noi vogliamo rilanciarla perché soltanto con la possibilità di avere un incentivo di lungo periodo si potrà dare lavoro ai giovani, che per noi è la priorità delle priorità». La politica catalizza questa prima tappa della visita a Catanzaro, inframmezzata da una sosta in via Falcone alle 17,58 «per dare un messaggio forte» nel giorno in cui si ricorda la morte del magistrato palermitano. «Vogliamo moltiplicare l’impegno contro la ‘ndrangheta», dice il segretario del Pd.
Prima di tornare alla politica e al travaglio che ha portato Valerio Donato, candidato sostenuto da un ampio pezzo di centrodestra, a lasciare il dem per accasarsi altrove. Su questo Letta è telegrafico: «Qui il partito è unito a sostegno pieno e convinto di Fiorita. E tornerà a governare Catanzaro. Donato ha fatto la sua scelta, una scelta che non condivido per niente».
Il leader del Pd, che anzitutto celebra il fatto che «il partito calabrese ha ritrovato la normalità», aggiunge poi che «importanti di Fiorita sono i sì che ha detto e i no che ha detto e fatto, e tra i no sottolineo il no ai trasversalismi e ai compromessi che troppo spesso sono stati tipici dell’amministrazione e della politica di questa città. No, basta, sono finiti una volta per tutte. Fiorita – rileva Letta – è qui per prendere un impegno, legato al fatto che il voto che daremmo per lui lo porterà avanti con a questo no a trasversalismi opachi, che sarà quello che alla fine pagherà di più. Saremo tutti con lui su questa linearità, su questa determinazione. E il no anche a una politica fatta a un atteggiamento di mettersi solo in ginocchio rispetto a Roma, ai ministeri, alla Regione».Letta poi alza lo sguardo in direzione Cittadella: «Questa regione purtroppo a ottobre ha creduto alle sirene, ancora una volta ha creduto alle sirene, e noi invece dobbiamo convincere questa regione a partire da Catanzaro, se diamo la svolta e il cambiamento a Catanzaro avendo Fiorita sindaco sarebbe un messaggio fortissimo a livello regionale».
Letta si è fermato davanti alla targa che ricorda Falcone e Borsellino in segno di omaggio e ha sottolineato: «Siamo qui per esprimere il nostro convincimento e il nostro impegno perchè la lotta alla mafia non è terminata. Come diceva Giovanni Falcone la mafia non è invincibile: ha avuto un inizio avrà una sua fine ma purtroppo non è ancora finita la lotta alle mafie e alla criminalità deve continuare. Per noi – prosegue il leader del Pd – è un messaggio molto forte in questo momento e qui Catanzaro. Dalla Calabria voglio dare un grande messaggio di vicinanza e di amicizia e solidarietà al giudice Gratteri. Il lavoro straordinario e il lavoro che fa e continua a fare per portare tra le scolaresche, nella società civile, il senso profondo della lotta alla mafia e del senso del dovere che porta tanti magistrati a rischiare la vita è per noi – conclude Letta – la spinta a dire che quella è la strada giusta».
Letta si è ovviamente concesso qualche commento su temi nazionali. Primo fra tutti la tenuta del governo. «Lo dico molto chiaramente – evidenzia – con riferimento alle polemiche sul Dl Concorrenza –: l’opposizione che Salvini sta facendo al governo ha superato il limite. Salvini e la Lega sono un partito di maggioranza. Io credo che, se si chiede a qualunque cittadino italiano cosa pensa e che impressione ha su Salvini e sulla Lega, la maggior parte dicano che, dalle posizioni che prende, è diventato un partito di opposizione. Penso che questa vicenda vada chiarita, nel senso che su tutti i temi principali ormai Salvini si comporta come un come un rappresentante dell’opposizione, è molto più opposizione Salvini di altri che sono veramente all’opposizione. Lo dico con grande chiarezza e franchezza: così non credo che si potrà andare avanti. C’è la nostra responsabilità su tutti i grandi temi, dalle riforme che sono necessarie per avere i soldi del Pnrr a tutte le altre questioni sulle quali – ha osservato il segretario del Pd – non facciamo mancare il nostro sostegno al governo».
«Salvini – ha detto ancora Letta – sta duramente mettendo a rischio la tenuta del governo, sta mettendo a rischio i soldi europei all’Italia. Noi non permetteremo che l’Italia perda questa grande occasione, non permetteremo che l’Italia perda questa l’occasione più importante della nostra storia recente, che è quella di usare bene i soldi europei». Letta ha poi aggiunto: «Lo dico in maniera molto semplice, il Pnrr sono soldi europei che arrivano all’Italia e l’Italia ha preso l’impegno di fare alcune riforme, se queste riforme non si fanno non arrivano quei soldi europei. Salvini si sta prendendo la responsabilità, con questa sua azione distruttiva, di mettere in crisi e in difficoltà il governo, l’Italia e soprattutto di mettere a rischio i fondi europei, che sono fondamentali per il nostro Paese e per il Sud». (c. a.)
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