CATANZARO «La magia del teatro, questa settimana, arriva nel centro storico di Catanzaro con il vento dell’Est. Un concentrato di incanto e colori – si legge in una nota – sul palcoscenico del Teatro Comunale, diretto da Francesco Passafaro, grazie alla bambinaia più famosa del mondo, interpretata con bravura e talento da Francesca Guerra, la tata che tutti avremmo voluto avere accanto. Il cartellone del Teatro Incanto chiude in bellezza questo fine settimana con il musical “Mary Poppins”, sabato 28 alle 20.30 e domenica 29 maggio alle 18 (che ha rigistrato il sold out). In scena, con la regia di Passafaro, la favola moderna firmata da Pamela Travers che ispirò Walt Disney e che torna sul palcoscenico del “Comunale” dopo il successo del 2019 a riempire di musica e armonia una sala rimasta in silenzio dopo gli anni cupi della pandemia ma che il Teatro Incanto, con lo sforzo e la passione degli attori, delle maestranze e degli allievi del TeatroLab hanno rivitalizzato per regalare agli spettatori momenti di leggerezza e riflessioni, con le “tonalità dello spirito” che solo il teatro può assicurare. “Mary Poppins” arriva dopo un altro riuscito appuntamento con “Il Teatro Viva” la rassegna ideata dal direttore artistico del Teatro Comunale di Catanzaro, Francesco Passafaro, che ha l’obiettivo di far rivivere il patrimonio materiale e immateriale del teatro in Calabria attraverso un format dedicato alle arti performative e ad una programmazione dall’ampio ventaglio di generi. Venerdì scorso, 20 maggio, è andato in scena uno spettacolo scritto e diretto dall’istrionico attore calabrese Max Mazzotta – reduce dal grande successo del film di Gabriele Mainetti “Freaks Out” – “Prove aperte” della compagnia Libero Teatro, in scena accanto Paolo Mauro e Gabriella Spadafora. Una commedia brillante che racconta le vicende di tre teatranti calabresi Mimì, Cocò e Carminuzzu (il regista), alle prese con l’allestimento di uno spettacolo da rappresentare in un importante teatro con pochi giorni a disposizione e con una compagnia ridotta al minimo indispensabile. Mimì e Cocò fanno fatica a capire le idee del folle regista,che si inventa la “Flash art”, sintesi della sua poetica e il suo modo di concepire l’arte teatrale, anche perché egli vorrebbe realizzare un’opera incentrata sulla ricerca di “Un teatro moderno che parla dei tempi moderni”. Carminuzzu, infatti, è un regista talmente pazzo da costringere i compagni a improvvisare una scena che ha come protagonisti una soppressata e un salumiere, Mimì e Cocò sono degnissimi rappresentanti della vasta gamma di manie, vezzi, isterismi e sindromi compulsive che caratterizzano gli attori. Una felice combinazione di leggerezza e comicità, ma anche spunti di riflessione a tinte più scure, quello che viene fuori è un gioco scenico aperto sul mondo magico del teatro, ma anche capace di raccontare le difficoltà quotidiane di chi continua a fare questo mestiere particolare, con grande passione e un pizzico di follia. Il prossimo appuntamento con “Il Teatro Viva” – conclude la nota – è per venerdì 3 giugno con lo spettacolo del “Teatro P”, di e con Pierpaolo Bonaccurso e Fabio Tropea “La Maledizione del Sud – Della Leggenda di Colapesce”».
x
x