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Denunce, dimissioni e polemiche: il “pasticcio” scrutatori surriscalda il clima elettorale a Catanzaro

Il dibattito se procedere alla nomina o al sorteggio ha di fatto creato un cortocircuito non solo politico: si profila l’intervento della Prefettura

Pubblicato il: 24/05/2022 – 6:58
Denunce, dimissioni e polemiche: il “pasticcio” scrutatori surriscalda il clima elettorale a Catanzaro

CATANZARO Un “pasticcio”, che rischia di trasformarsi in un “pasticciaccio” e in una “figuraccia”. Tra polemiche politiche più o meno centrate, dimissioni e dubbi, sulle elezioni comunali di Catanzaro adesso incombe il caso del metodo di selezione degli scrutatori: nomina o sorteggio, è questo il dilemma su cui si stanno dibattendo sia la politica, soprattutto la politica, sia gli uffici amministrativi interessati, a partire da quelli comunali. Furibonde le schermaglie che sono nate soprattutto tra vari candidati sindaco e relativi ultras, con la coalizione di centrosinistra guidata da Nicola Fiorita – poi seguito da altri candidati sindaco – a denunciare una situazione ritenuta davvero unica e molto opaca a normativa vigente (che prevederebbe la nomina degli scrutatori): vale a dire la preponderanza nella commissione elettorale comunale di componenti smaccatamente schierati per un altro candidato sindaco (Valerio Donato), cosa che secondo i fioritiani avrebbe potuto agevolare possibili “captatio benevolentiae” dei nominati scelti per fare gli scrutatori. Prime polemiche ma poi sembrava tutto rientrato dopo che tutti i sei candidati sindaco hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta nella quale in buona sostanza propendevano per il sorteggio quale metodo migliore. Ma ieri le dimissioni alla Commissione elettorale di tre componenti – i consiglieri comunali Amendola, Riccio, Ursino, contrari al criterio della nomina – hanno riacceso il caso, gettando ombre sinistre sul futuro: perché – riferiscono gli esperti – adesso la palla potrebbe passare nelle mani della Prefettura, con tutto quello che ne consegue in termini di ulteriore scadimento dell’immagine della politica catanzarese, che da anni sta dando il peggio di sé, mentre c’è chi ritiene possibile anche la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per surrogare i componenti dimissionari della Commissione elettorale e risolvere la spinosa questione. Che è già un “pasticcio”. (c. a.)

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