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La vicenda

Incidente sul lavoro al porto di Gioia, ferito un lavoratore. Non è in pericolo di vita

L’operaio è scivolato incrinandosi due costole. L’uomo è ricoverato all’ospedale di Polistena: Cgil: «Alzare il livello di attenzione»

Pubblicato il: 27/05/2022 – 8:37

GIOIA TAURO Incidente sul lavoro nella notte al porto di Gioia Tauro. Un operatore portuale, dipendente di una società esterna alla Mct, per cause in corso di accertamento, sarebbe scivolato finendo a terra procurandosi l’incrinazione di due costole.
L’uomo, che non ha battuto la testa e non è in pericolo di vita, è stato subito soccorso e ricoverato nell’ospedale di Polistena. La società per la quale lavora il lavoratore rimasto ferito si occupa del rizzaggio dei container, una procedura che consiste nel fissare i container sulle navi: Verifiche interne sono state avviate per chiarire se, durante le operazioni di rizzaggio, siano stati seguite le procedure previste e rispettati tutti i meccanismi di sicurezza.

Cgil: «Necessario avere in zona un ospedale pienamente operativo»

«Le notizie che ci giungono in queste ore relative alle condizioni del lavoratore vittima di un grave incidente avvenuto la notte scorsa sono preoccupanti, ma sembrerebbe che lo stesso non sia in pericolo di vita, certo è, che la tensione dei lavoratori portuali, in particolare delle imprese portuali è ormai alle stelle». È quanto si afferma in una nota della Filt Cgil Calabria dopo l’episodio avvenuto nella notte al Porto di Gioia Tauro che ha provocato il ferimento di un operatore portuale. «Sotto esame i turni di lavoro – è detto nella nota della Filt Cgil – che vengono assegnati giornalmente con minimi preavvisi, l’anomala e costante sequenza di turni consecutivi ed i riposi sempre più risicati, anche questi con preavvisi striminziti, a cio’ si aggiunge il numero del personale utilizzato che alcune volte sembrerebbe non congruo all’intensità dello stesso. La Filt Cgil e la Rlss chiederanno oggi stesso la convocazione del comitato igiene e sicurezza presso l’Autorità di sistema portuale, bisogna intervenire subito per bloccare l’escalation di incidenti sul lavoro che incombono sul tutto il territorio nazionale. Abbiamo sempre denunciato come il lavoro portuale è tra i più pesanti e pericolosi, certo il porto di Gioia Tauro è all’avanguardia sui processi di sicurezza, c’è un’attenzione massima da parte dei terminalisti e da parte delle organizzazioni sindacali, ma riteniamo indispensabile pero’, esaminare con attenzione quanto è successo, ed intervenire sui rischi correlati ed interferenziali, soprattutto per generare certezze sui tempi di vita e di lavoro, una battaglia portata avanti dalla Filt Cgil da sempre».
«Rimaniamo vicini al lavoratore che ha subito l’incidente – riporta ancora la nota – attivandoci immediatamente per gli interventi atti alla sensibilizzazione del personale tutto e principalmente alla ricerca di interventi concreti per la totale eliminazione dei rischi. Ed infine, l’appello che per l’ennesima volta lanciamo alle istituzioni tutte, una realtà così importante dove operano circa 3.000 lavoratori h 24, non puo’ non avere un ospedale a Gioia Tauro attrezzato con un pronto soccorso all’avanguardia ed una traumatologia d’urgenza, fondamentali per salvare vite umane».

L’Authority: aumentare i presìdi medici

«Quest’ultimo incidente sul lavoro conferma che l’attenzione da rivolgere alla sicurezza nei luoghi di lavoro non è mai abbastanza. A tale proposito, per dare concreta e costante risposta all’esigenza di tutela dei lavoratori, l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, è impegnata su più fronti, affinché siano garantiti tutti i relativi servizi e sia costante l’applicazione delle regole a tutela dell’incolumità dei lavoratori in porto». E’ quanto riferisce l’Autorità portuale in una nota. «Non a caso, esattamente in questi giorni, il Settore Vigilanza e Sicurezza dell’Ente ha avviato mirate visite ispettive per verificare che, all’interno dell’area portuale, che interessa sia il terminal Mct che Automar, viga il pieno rispetto delle norme lungo le banchine portuali. Un’attenzione costante che è declinata in diverse attività. Si indirizza, infatti, al raggiungimento di questo obiettivo anche il rinnovo del contratto triennale per il presidio di primo intervento medico sanitario all’interno dello scalo, impegnato a dare prima assistenza nei casi in cui si verifichino incidenti. Allo stesso tempo, l’Ente – prosegue l’Authority – sta progettando la realizzazione degli immobili da adibire a spogliatoi per i lavoratori portuali, all’interno dei quali una parte sarà destinata al servizio di prima assistenza, al fine di ampliare gli spazi dedicati per assicurare una maggiore qualità del servizio. Si tratta di prestazioni considerate essenziali per garantire l’incolumità dei lavoratori, che devono avere la certezza di poter lavorare in sicurezza e, in caso di incidente, di ricevere la necessaria assistenza. Ad oggi, in provincia di Reggio Calabria, l’assistenza medica sul lavoro è garantita da un solo medico provinciale, che si prodiga per garantire un servizio di qualità, impegnato a rispondere alle esigenze di un territorio vasto, dove insiste una realtà lavorativa importante, come appunto lo scalo portuale di Gioia Tauro, primo porto di transhipment in Italia con circa 1500 lavoratori diretti e altrettanti nell’indotto, dove i naturali rischi di incidenti sono altissimi. A tale proposito, il presidente Andrea Agostinelli più volte è intervenuto per evidenziare la necessità di aumentare la presenza di presidi medico-sanitari sul territorio di Reggio Calabria, considerato appunto l’alto rischio di incidenti sul lavoro che potrebbero verificarsi nello scalo portuale di Gioia Tauro».

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