CATANZARO «Catanzaro deve esercitare autorevolmente le funzioni di capoluogo della Calabria. Questo è uno dei nostri impegni politici preminenti, per toglierla dal cono d’ombra e restituirle il ruolo che le spetta nello scenario nazionale. Ma insieme va tenuta d’occhio la questione dello sviluppo dell’istmo Catanzaro-Lamezia Terme, che, dotato di infrastrutture materiali e immateriali di primissimo ordine, deve diventare un polo d’interesse strategico regionale». È quanto afferma il candidato sindaco Valerio Donato incontrando gli esponenti delle liste “Catanzaro Azzurra” e “Progetto Catanzaro”.
«Un’area – ha aggiunto Donato – centrale decisiva, per la ricerca e la definizione di politiche capaci di fare di quest’area critica, la sede di un autentico sviluppo produttivo agricolo, industriale e turistico moderno e di servizi innovativi per l’intera Calabria. Sarà necessario riprendere la discussione con tutti i soggetti istituzionali, sociali, imprenditoriali e culturali. Ed è tempo di ridarle priorità nell’agenda della politica, perché, come sosteneva l’on. Costantino Fittante (sindaco del Comune di Sant’Eufemia Lamezia dal ’60 al ’67), le Province di Cosenza, Salerno e Potenza hanno stretto una collaborazione per la nascita di un’area forte inclusiva del golfo di Policastro, l’alto Tirreno cosentino, la piana di Sibari e il massiccio del Pollino. A Sud c’è la città metropolitana dello Stretto, mentre l’area centrale dormiente, a fronte di questi assetti territoriali ed istituzionali, rischia di diventare anziché l’elemento di saldatura, la linea di frattura delle due Calabrie». «Per ridare slancio all’area centrale, – ha sottolineato Donato – non mancano certo le elaborazioni formali assunte nel passato. Penso al ‘Patto per lo sviluppo dell’area dei Due Mari’, sottoscritto dai Presidenti di Regione e Provincia pro tempore, on. Agazio Loiero e on. Wanda Ferro, e dai sindaci on. Rosario Olivo (Catanzaro) e Gianni Speranza (Lamezia); ai ‘Piani strategici’ adottati dalle due città che contengono gli elementi per la direttrice di sviluppo integrato Ionio-Tirreno, al ‘Piano di coordinamento provinciale’ adottato dalla Provincia. Ciò che adesso occorre fare, è vincere immobilismi e chiusure localistiche e provare concretamente, dando impulso ai necessari processi sinergici per creare sviluppo sostenibile e ricchezza generale, a indirizzare nella giusta direzione il corso degli eventi».
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