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L’ecomostro mafioso di Melissa diventa «simbolo di speranza» – VIDEO

Presentato il progetto di recupero per palazzo Mangeruca. Occhiuto: «La demolizione è l’intervento più qualificante dell’Apq Turismo»

Pubblicato il: 30/05/2022 – 16:58
di Giuliano Carella
L’ecomostro mafioso di Melissa diventa «simbolo di speranza» – VIDEO

MELISSA Da emblema di illegalità e tracotanza mafiosa, a simbolo di rinascita economica, turistica e civile. L’ecomostro di palazzo Mageruca a Torre Melissa sparirà per fa posto a una struttura e alla relativa area da adibire a campeggio e piazzole per la sosta dei camper. La Regione Calabria ha infatti destinato 700mila euro per dare avvio alla realizzazione del progetto approvato dal Comune di Melissa il 13 ottobre del 2021. 
L’annuncio ufficiale è arrivato questa mattina con la visita del presidente Roberto Occhiuto e dell’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, che hanno effettuato un veloce sopralluogo all’esterno della struttura che offusca la costa, a pochi metri dal tratto di Statale 106 che attraversa il comune di Melissa. Presenti alla visita “guidata” anche il sindaco di Melissa, Raffaele Falbo, il parlamentare crotonese di Forza Italia Sergio Torromino e il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari. La visita è proseguita con un incontro avuto con i giornalisti nella sala conferenze della Torre Aragonese di Torre Melissa.

La demolizione dell’ecomostro e l’Accordo di programma quadro

La demolizione dell’immobile e la successiva realizzazione dell’area camper è un progetto che rientra tra i 12 presentati da altrettanti Comuni calabresi che la Regione presenterà all’attenzione del ministero per lo Sviluppo economiche (Mise) nell’ambito dei Patti per lo sviluppo. La firma sull’Accordo di programma quadro (Apq) tra Regione e Mise per dare il là alle proposte è prevista entro la metà di giugno prossimo. Poi la palla passerà agli Enti e, più in particolare, al Comune di Melissa che dovrà concertare l’iter per l’abbattimento dell’immobile con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. L’edificio di 6 piani e 6mila metri quadrati era stato confiscato nel 2012. Sul suo utilizzo ci sono stati diversi progetti finiti nel nulla. Nel 2020 è stato avviato l’iter condiviso tra Comune e Regione per la demolizione.

Falbo: «Dopo tantissimi anni mettiamo fine a una triste storia»

«Dopo tantissimi anni – ha esordito il sindaco di Melissa – mettiamo fine a una triste storia, ma poniamo l’inizio a un iter con l’individuazione di risorse importanti che troverà sostanza nella firma dell’accordo col Mise. Libereremo così un’area che ha rappresentato un pugno nello stomaco per il territorio per trasformarla in attrazione turistica». «Sebbene consistenti – ha poi puntualizzato Falbo – le risorse assegnate, con la lievitazione dei prezzi e quanto accaduto negli ultimi tempi, non saranno sufficienti a realizzare l’intero progetto, probabilmente basteranno per il solo abbattimento dell’immobile. Ecco perché siamo pronti per il Comune a incettare ulteriori risorse attraverso il Pnrr». 

Orsomarso: «Una goccia nel mare ma restituiamo bellezza al territorio»

A proporre l’iniziativa su palazzo Mangeruca alla giunta e quindi a ottenerne l’ok definitivo è stato l’assessore regionale Fausto Orsomarso che si era già occupato del caso. «È una goccia nel mare – ha commentato l’assessore – rispetto a tutto ciò che dobbiamo ancora fare, ma è simbolico per restituire la bellezza di un territorio. Ero già stato qui un anno mezzo fa e oggi abbiamo realizzato questo procedimento amministrativo che si inserirà assieme a quello di 12 comuni calabresi per lo sviluppo del turismo». «Possiamo aggiungere ulteriori risorse – ha assicurato Fausto Orsomarso – attraverso i fondi del Pnrr considerato che l’Italia ha deciso di puntare per il turismo sulle aree attrezzate per i camper anche in ragione delle mille esistenti contro le circa 4mila della Francia».  

Occhiuto: «Una bruttura costruita dalla criminalità diventa simbolo di speranza»

Grande rilevanza simbolica all’abbattimento del bene che era stato fatto realizzare a cavallo tra gli ’80 e ’90 da Costantino Mangeruca (oggi deceduto) è stata attribuita dal presidente Occhiuto. «L’abbattimento di questo ecomostro – ha detto Occhiuto – realizzato dalla criminalità organizzata è l’intervento più qualificante dell’Apq turismo con il Mise. È bello che un immobile costruito da quella criminalità che uccide lo sviluppo e i diritti, venga demolito e diventi simbolo di speranza per un territorio che punta al turismo». 

Le idee della Regione sul porto di Crotone: accordi con Msc Crociere

Il presidente Occhiuto, sollecitato dai cronisti, ha quindi rilasciato anche alcune dichiarazioni in materia di aeroporto, porto, bonifica dell’ex sito industriale e sanità. Proprio nel merito delle infrastrutture, il presidente Occhiuto ha subito dopo raggiunto sullo scalo portuale di Crotone Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di sistema dei mari Tirreno meridionale e Ionio. «Parlerò con l’ammiraglio – ha preannunciato Occhiuto – della possibilità di stringere accordi con Msc Crociere, così come suggeritomi dal nuovo presidente di Sacal Marco Franchini, per far sì che si possa realizzare l’imbarco dei passeggeri dal porto di Crotone e quindi sollecitare le compagnie aree a investire su nuove rotte per lo scalo aeroportuale: i passeggeri potrebbero in questo modo guadagnare un giorno in più di crociera. Vorrei per questo motivo incontrare il presidente di Msc Gianluigi Aponte». L’impegno del presidente Occhiuto guarda anche al porto commerciale: «È mia attenzione – ha concluso Occhiuto – dare avvio alle attività per sfruttare quella sezione di porto che è stata individuata come zone economica speciale». (redazione@corrierecal.it)

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