GIZZERIA «Ragioni di natura esclusivamente politica». Con queste motivazioni, riportate nel decreto n.21 del 2022 del Comune di Gizzeria, il sindaco Francesco Argento ha revocato la nomina dell’assessore Concetta Chirillo «non implicando – è scritto – alcuna valutazione sulle qualità personali e professionali». Queste almeno le ragioni ufficiali ma, secondo i bene informati e indiscrezioni, dietro a questa scelta improvvisa e protocollata proprio oggi, ci sarebbe ben altro.
E in parte lo svela anche il decreto: l’attuale stato della programmazione ed attuazione degli indirizzi generali di governo «richiede una diversa compagine di Giunta» in relazione ai prossimi e futuri obiettivi: tradotto, una divergenza di vedute politiche tale da essere ormai definitivamente insanabile tra la maggioranza e la stessa Chirillo.
Una frattura che si sarebbe consumata su un terreno di scontro da ricercare neanche troppo lontano ovvero – sempre secondo indiscrezioni – attorno al caso esploso sull’istituzione dell’imposta di soggiorno. Già perché se per l’amministrazione la tassa permetterebbe di «aumentare la capacità di spesa del Comune di Gizzeria proprio sui servizi essenziali per un vero sviluppo turistico, non gravando peraltro né sui cittadini residenti, né tanto meno sulle strutture ricettive», per gli imprenditori del settore si tratterebbe invece di un freno allo sviluppo turistico del territorio.
Sulla questione è intervenuta a gamba tesa anche Federalberghi Calabria, che ha parlato di un «allarme disarmante», elencando tutta una serie di criticità che già inciderebbero negativamente sullo sviluppo del turismo nel territorio di Gizzeria come l’assenza del trasporto pubblico locale, della stazione ferroviaria, un servizio di raccolta dei rifiuti carente e un inefficiente sistema depurativo con mare costantemente sporco.
Eppure l’amministrazione Argento aveva provato – senza successo – a smorzare i toni precisando che «per permettere alle strutture ricettive di adeguarsi all’istituzione della nuova imposta e per non condizionare la stagione estiva ormai alle porte ha deciso di spostare la data di entrata in vigore dell’imposta al 1° settembre 2022». Ad infiammare lo scontro ci hanno pensato inoltre la gran parte degli imprenditori e titolari di strutture ricettive tra Gizzeria, Gizzeria Lido e Marina di Gizzeria, attraverso una lettera sottoscritta e nella quale chiedevano all’amministrazione comunale di «non istituire l’imposta di soggiorno» oltre ad un incontro «con gli operatori turistici» per verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti di legge.
Tutte preoccupazioni cadute nel nulla e che hanno portato, invece, ad uno scontro irreparabile proprio all’interno della maggioranza di governo del Comune, e alle porte di una stagione estiva che si preannuncia più rovente delle previsioni. (redazione@corrierecal.it)
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