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diario di guerra

L’Ue raggiunge l’accordo sull’embargo al petrolio russo

Stop immediato al greggio che arriva in Ue via mare, rinviato invece l’embargo a quello trasportato dagli oleodotti

Pubblicato il: 31/05/2022 – 9:34
L’Ue raggiunge l’accordo  sull’embargo al petrolio russo

ROMA L’Ue raggiunge l’accordo sull’embargo al petrolio russo, parte del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina che sarà finalizzato domani dagli ambasciatori dei 27 a Bruxelles: stop immediato al greggio che arriva dalla Russia all’Ue via mare, rinviato invece l’embargo a quello trasportato da oleodotti. Prevista l’adozione di «misure d’emergenza» nel caso di interruzione delle forniture.
«Tutti attuino le linee guida Ue su come pagare il gas russo» in euro e non in rubli, chiede l’olandese Rutte. Esclusa dal sistema swift la Sberbank, il principale istituto di credito russo. Nella black list Ue dovrebbe entrare anche il patriarca Kirill. Consiglio europeo pronto a offrire 9 miliardi per la ricostruzione in Ucraina.
La Russia annuncia di avere distrutto una postazione ucraina «dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria inviata dall’Italia». Ma fonti della Difesa smentiscono. I russi continuano ad avanzare intanto nel Donbass: vicina alla resa Severodonetsk, dove è stato ucciso un giornalista francese. Biden nega intanto che gli Usa invieranno a Kiev sistemi missilistici che possano raggiungere il territorio russo.
«È essenziale che Putin non vinca questa guerra. Allo stesso tempo dobbiamo chiederci se può essere utile parlargli. Deve essere l’Ucraina a decidere che pace vuole». Così ieri Draghi.

L’Ue trova l’intesa sullo stop al petrolio

Intesa notturna al vertice europeo sull’embargo al petrolio russo. I leader dei 27, al termine di una trattativa lunga e più volte vicino a naufragare, riescono a salvare l’unità del Vecchio Continente di fronte al nemico moscovita con un escamotage che accontenta Viktor Orban e fornisce adeguate garanzie ai Paesi senza sbocco sul mare. L’intesa prevede un embargo immediato al petrolio che arriva dalla Russia all’Ue via mare mentre rinvia lo stop al greggio trasportato attraverso l’oleodotto Druzhba. Toccherà agli sherpa analizzare quest’ultimo punto «il prima possibile», come recita il testo delle conclusioni. Non sarà facile ma, ora, la strada appare tracciata. A piegare le ultime resistenze dell’Ungheria e dei suoi vicini è stato l’inserimento nelle conclusioni non solo dell’esenzione del petrolio che arriva in Ue via oleodotti ma anche di una postilla secondo la quale Bruxelles si impegna a introdurre «misure di emergenza» in caso di interruzione della fornitura di energia da parte di Mosca. Di fatto, Budapest ma anche Praga e Bratislava hanno ottenuto per iscritto che in caso di misure ritorsive del Cremlino saranno aiutate dagli altri Paesi membri. Il periodo di esenzione per il petrolio via oleodotto sarà oggetto di discussione nei prossimi giorni ma non si preannuncia breve.

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