REGGIO CALABRIA Emergenza migranti e contrasto alla criminalità organizzata in Calabria. Sono prevalentemente questi gli argomenti di cui si è discusso nel corso della riunione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta, questa mattina, nella prefettura di Reggio Calabria e alla quale ha preso parte anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che è stata accolta dal prefetto Massimo Mariani. Alla riunione – che è durata oltre due ore – erano presenti anche il procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, il questore Bruno Megale, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Guerrini, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Maurizio Cintura, il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria Paolo Brunetti.
«La maggioranza dei migranti in arrivo in Calabria viene dall’Afghanistan», ha detto Lamorgese, che ha sottolineato come i conflitti incidano pesantemente sul numero degli arrivi e che si deve «tenere conto della situazione geopolitica attuale». La pandemia e la guerra in Ucraina, secondo Lamorgese, hanno reso la situazione ancora più complessa. «La situazione – ha spiegato – vede un aumento e dobbiamo aspettarci dei numeri più elevati, oggi è ancora più complicata da una guerra che sta alle porte. I flussi sono aumentati in questo anno e mezzo».
«Chiederemo uno sforzo in più all’Europa». Secondo il ministro dell’Interno è importante ribadire il concetto che «chi arriva in Italia, arriva in Europa e ci deve essere una redistribuzione anche negli altri Paesi. Se l’Europa esiste, deve essere anche in questo. La responsabilità – ha sottolineato Lamorgese – noi ce la prendiamo tutta, ma che ci sia anche una solidarietà. Su questo spero che, assieme agli altri ministri, potremmo trovare una strada che ci consenta, con i presidenti di turno, di avere un risultato concreto».
Il rimborso delle spese sostenute dal Comune e l’impegno di realizzare un hotspot sul territorio di Roccella Jonica. Lamorgese ha ribadito ancora una volta – dopo l’incontro avvenuto nei giorni scorsi a Roma con il sindaco Vittorio Zito – la vicinanza del Governo al Comune della Locride interessato maggiormente dagli sbarchi. «Serviranno circa dodici mesi – ha detto il ministro dell’Interno – per ristrutturare l’edificio messo a disposizione dal comune per accogliere i migranti. Sul posto nei prossimi mesi i soccorsi saranno rafforzati con l’intervento di organizzazioni, una tra tutte Medici senza Frontiere, che hanno dato la disponibilità ad operare sul territorio».
«Abbiamo già avuto modo di spiegare nei giorni scorsi ai sindaci della fascia ionica, tenuto conto dell’insufficienza delle finanze degli enti locali, che il ministero provvederà ad utilizzare direttamente i Fondi dell’accoglienza, senza ulteriori aggravi per i bilanci dei comuni», ha spiegato Lamorgese, che ha sottolineato la necessità di operare in sinergia: «Stiamo per varare linee guida comuni per tutto il territorio, affinché i prefetti si muovano tutti nella stessa direzione». (redazione@corrierecal.it)
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