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Occhiuto e Speranza firmano il Cis Calabria: 350 milioni per la sanità

I dettagli del Contratto: 96 milioni per le Case della Comunità, 52 per gli Ospedali per il ricovero breve, 98 per attrezzature di nuova generazione

Pubblicato il: 31/05/2022 – 13:26
Occhiuto e Speranza firmano il Cis Calabria: 350 milioni per la sanità

CATANZARO Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta per il Piano di rientro, comunica che, in data odierna ha sottoscritto, con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) del Pnrr – Missione 6 “Salute” della Regione Calabria.
Il Cis è lo strumento di programmazione identificato dalla normativa nazionale per la Missione “Salute” del Pnrr, e contiene l’elenco degli interventi programmati nella Regione Calabria per il conseguimento degli obiettivi di rafforzamento del Servizio Sanitario.

Il Piano operativo: 311 milioni dal Pnrr e 39 dalla giunta regionale

Il Piano operativo regionale Pnrr-M6 degli interventi inseriti nel Cis è stato approvato dal presidente della Regione Calabria, in qualità di commissario ad acta per il Piano di rientro, con Dca numero 59 del 24 maggio scorso. Il Piano, redatto conformemente allo schema approvato con il decreto del ministro della Salute 5 aprile 2022, definisce la programmazione degli interventi che la Regione Calabria intende attuare a valere sulle risorse complessive di 350.010.679,47 euro, di cui 311.055.485,13 euro stanziate dal Decreto Ministeriale 20 gennaio 2022 nell’ambito del Pnrr, e 38.955.194,34 euro di risorse regionali, rese disponibili dalla deliberazione di Giunta regionale numero 174 del 30 aprile 2022.
Il Piano è strutturato in linee di investimento, afferenti alla Componente 1 e alla Componente 2.

Case della Comunità e presa in carico della persona

L’investimento, di importo complessivo pari a € 96.562.778,00, consiste nella creazione e nell’avvio di 61 Case della Comunità, attraverso l’attivazione, lo sviluppo e l’aggregazione di servizi di assistenza di base e la realizzazione di centri di assistenza per una risposta integrata alle esigenze di salute del territorio. Le Case della Comunità saranno dotate di attrezzature tecnologiche, al fine di garantire parità di accesso, prossimità territoriale e qualità dell’assistenza alle persone, indipendentemente dall’età e dal loro quadro clinico (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà), mediante l’attivazione, lo sviluppo e l’aggregazione di servizi di assistenza primaria, e la realizzazione di centri di erogazione dell’assistenza, efficienti sotto il profilo sanitario, funzionale ed energetico, per una risposta multi professionale (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti della salute, assistenti sociali).

Casa come primo luogo di cura e telemedicina: le Centrali operative territoriali

L’investimento, di importo complessivo pari a € 4.122.179,00, riguarda la realizzazione di 21 Centrali Operative Territoriali (COT). Strettamente connessi al suddetto investimento sono previsti altri due investimenti, riguardanti l’interconnessione aziendale delle suddette COT, attraverso la realizzazione di 5 interventi (uno per Provincia) di importo complessivo pari a € 1.500.349,00, e la fornitura di device per ciascuna COT, sempre attraverso 5 interventi (uno per Provincia) di importo complessivo pari a € 2.037.498,20. L’obiettivo è quello di collegare e coordinare, attraverso le COT, i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza, al fine di garantire la continuità, l’accessibilità e l’integrazione delle cure.

Gli Ospedali di comunità)

L’investimento, di importo complessivo pari a € 52.710.023,00, consiste nella realizzazione e nell’avvio di 20 Ospedali di Comunità. L’Ospedale di Comunità è una struttura di ricovero breve, dotata di 20 posti letto, in cui operano infermieri, operatori socio-sanitari e medici, che afferisce al livello essenziale di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri e di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni assistenziali, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia più prossimi al domicilio.

La digitalizzazione dei Dea

L’investimento, di importo pari a € 54.573.930,43, riguarda il potenziamento del livello di informatizzazione di 11 presidi ospedalieri (HUB e SPOKE), sedi di DEA (Dipartimenti di emergenza e accettazione) di I livello e di II livello, attraverso l’implementazione dei CED (Centri Elaborazione Dati) e l’acquisizione di tecnologie informatiche (hardware e/o software), tecnologie elettromedicali, tecnologie supplementari e lavori ausiliari, necessari per realizzare l’informatizzazione di ciascun reparto ospedaliero.

Le Grandi apparecchiature sanitarie

L’investimento, di importo pari a € 44.753.062,00, riguarda l’ammodernamento del parco tecnologico attraverso la sostituzione di 286 apparecchiature caratterizzate da una vetustà maggiore di 5 anni e consentirà non solo di mettere a disposizione dei cittadini calabresi apparecchiature di diagnosi e cura più efficaci, ma anche di ridurre significativamente i tempi di accesso alle relative prestazioni. In particolare è previsto l’acquisto di 9 TAC, 2 Risonanze Magnetiche, 1 acceleratore lineare, 1 gamma camera, 12 mammografi con tomosintesi, 3 angiografi cardiologici, 182 ecotomografi e 76 apparecchiature di radiologia, da distribuire nei presidi della rete ospedaliera della Regione Calabria.

Nuovo ospedale sicuri e sostenibili

I due investimenti prevedono rispettivamente la realizzazione di 6 interventi, finanziati a valere sui fondi del PNRR e cofinanziati dalla Regione Calabria, per un importo complessivo di € 34.847.346,00, e di 7 interventi finanziati a valere sulle risorse del Piano Nazionale Complementare al Pnrr, per un importo di € 54.569.789,00. L’attuazione del Piano si pone il fondamentale obiettivo di garantire l’adeguamento/miglioramento sismico di alcuni presidi ospedalieri, attualmente in esercizio, che versano in situazioni di grave criticità strutturale, fonte di condizioni di rischio elevatissimo per il patrimonio e la sicurezza degli operatori sanitari e degli utenti.

I flussi informativi

L’investimento, di importo pari a € 1.140.320,46, attraverso l’istituzione di 4 nuovi flussi informativi, mira a rafforzare l’infrastruttura tecnologica e gli strumenti di analisi del Ministero della Salute, per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza e la programmazione di servizi di assistenza sanitaria sulla base dell’analisi dei dati sanitari e della capacità predittiva del SSN italiano.

La formazione professionale

L’investimento, di importo pari a € 3.193.404,38, mira ad organizzare ed erogare un corso di formazione in infezioni ospedaliere ad almeno 11.707 dipendenti del SSR.

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