MILANO Il Tribunale di Milano ha condannato a due anni e sei mesi l’ex direttore del Sole 24 ore Roberto Napoletano, imputato per presunte irregolarità nei conti del gruppo editoriale nel periodo in cui era ai vertici. Lo ha deciso la seconda sezione penale, presieduta da Flores Tanga. Le accuse erano false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.
I giudici milanesi hanno inoltre condannato Napoletano, che risponde per false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo, a una multa di 50mila euro e hanno disposto il risarcimento alle parti civili – la Consob, alcuni piccoli azionisti, dipendenti ed ex dipendenti – in separata sede e per alcuni di loro, tra cui la stessa Commissione di Borsa, in solido con il gruppo citato come responsabile civile. L’ex direttore del Sole 24 Ore, ora alla guida del Quotidiano del Sud, è stato assolto con la formula «per non aver commesso il fatto» da un capo di imputazione, ossia quello relativo alla cessione della rotativa avvenuta nel novembre 2013 a favore di Mps L&F per oltre 8 milioni per poi riaffittarla (“sale and lease back”). Le motivazioni saranno depositate in 30 giorni.
Napoletano si definisce «molto amareggiato» dopo la condanna. «Sono innocente e farò appello», dice. «Gli atti di questo processo – ha aggiunto il giornalista, presente in aula al momento della lettura della sentenza – dimostrano in modo inequivoco che sul piano editoriale ho ricevuto un giornale sull’orlo del baratro e ho proseguito con risultati editoriali sempre positivi e sempre in netta controtendenza rispetto al mercato. Risultati conseguiti in modo lecito», ha concluso.
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