CATANZARO Uno stop alla “deregulation” e all’anarchia che per tanti anni ha dominato nei corridoi e nelle stanze della Cittadella. In una delle sue ultime sedute la Giunta Occhiuto, su proposta dell’assessore al personale Filippo Pietropaolo, ha approvato il nuovo regolamento sulle strutture ausiliarie e delle strutture tecniche della Regione, articolazioni amministrative della Regione che hanno un importante ruolo nel funzionamento della macchina amministrativa ma che erano di fatto diventate fuori controllo (e anche fonte di spese eccessive). Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore dall’1 luglio, infatti prende le mosse dalla necessità di stringere le maglie (e la vigilanza della Giunta) anche sotto il profilo economico su un’area dell’amministrazione regionale spesso “sommersa”. E, anche e soprattutto, dalla necessità di superare l’impasse determinato da una sentenza della magistratura ordinaria che due anni fa ha giudicato illegittime le indennità percepite dai componenti delle strutture ausiliarie perché non previste dalla contrattazione collettiva: con il nuovo provvedimento invece si punta a risolvere questo problema sostanzialmente attraverso lo strumento delle posizioni organizzative, che sono previste dalla contrattazione collettiva e che dovrebbero rappresentare un modo per ottimizzare la spesa evitando le indennità “a pioggia” del passato. Inoltre, il nuovo regolamento, che rappresenta un altro passo della Giunta nell’ottica del riordino e della riorganizzazione della burocrazia della Cittadella, abroga il precedente regolamento del 2017, approvato dall’allora Giunta regionale di centrosinistra, che – secondo molti addetti ai lavori – aveva determinato anche un eccessivo proliferare di queste strutture ausiliarie e segreterie tecniche, zavorrate di personale (c’erano strutture tecniche con un numero di compienti superiori alla dedica…).
Nel dettaglio, il nuovo regolamento prevede «le strutture con sede presso la Cittadella regionale (o presso la sede della Regione Calabria a Roma), sono distinte in: – Ausiliarie, quali articolazioni amministrative preposte alle attività correlate all’esercizio delle funzioni di competenza dei dirigenti generali dei dipartimenti regionali, dei dirigenti delle strutture assimilate, dell’Avvocatura e del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza – Segreterie tecniche». Si dispone inoltre che «le strutture ausiliarie dei Dipartimenti, delle strutture assimilate e dell’Avvocatura regionale sono composte da un numero massimo di 4 (quattro) unità di personale. Quella del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza da un numero massimo di 2» e che «la composizione delle Segreterie tecniche è definita con deliberazione della Giunta regionale sulla base delle esigenze connesse agli obiettivi dei piani e dei programmi regionali e di funzionalità dell’Ente». Quanto al funzionamento delle strutture ausiliarie e delle segreterie tecniche, il nuovo regolamento prevede in buona sostanza procedure ad evidenza pubblica interna alla Regione, disponendo che «possono essere istituite posizioni organizzative in conformità alle disposizioni del vigente contratto nazionale del lavoro con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato. Per tale finalità, la Giunta regionale, nel rispetto di quanto previsto dalla contrattazione collettiva di livello primario e secondario, assegna, a ciascun Dipartimento, struttura assimilata, Avvocatura regionale e al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, il relativo budget. Per il conseguimento di specifici obiettivi assegnati alle strutture ausiliarie può essere attribuito un budget per la realizzazione di Progetti Obiettivo, in conformità alle disposizioni normative e contrattuali». Infine, altra “stretta”: «Il personale assegnato alle strutture – si legge nel nuovo regolamento – è soggetto al sistema di rilevazione delle presenze, tempo per tempo adottato dall’ente, con facoltà di deroghe alle fasce di flessibilità al fine di garantire la funzionalità delle strutture medesime». (c. a.)
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