REGGIO CALABRIA Nei prossimi giorni l’arcidiocesi di Reggio Calabria porterà a compimento un progetto di alto valore civile: consegnerà alla cittadinanza il primo cimitero dei migranti e dei morti in mare. Ne dà notizia il corriere.it. Nei giorni scorsi ricorreva l’anniversario di uno sbarco tragico: nel 2016 il mare restituì 45 corpi di uomini, donne e bambini che cercavano una vita migliore sull’altra sponda del Mediterraneo. Da allora tutte le salme delle vittime del Mediterraneo vengono sepolte nel cimitero di Armo, una frazione collinare del comune di Reggio Calabria. La Comunità diocesana si è sempre presa cura di seppellire e di pregare per i morti sconosciuti dei barconi. Venerdì 10 giugno – ricorda il corriere.it – i lavori del cimitero saranno finalmente completati, grazie all’intervento di Caritas italiana e ai fondi dell’8xmille.
«Dare degna sepoltura a queste persone è segno di umanità – spiega al Corriere della Sera l’arcivescovo Morrone che interverrà alla cerimonia di consegna – per noi è un atto di estrema giustizia: queste persone dovevano ricevere il loro proprio, almeno nella morte dovevano essere riconosciuti come umani». Grazie a questo progetto, le loro tombe delle vittime del mare non saranno più anonime e anche dopo la vita terrena la loro dignità sarà rispettata. Alla cerimonia, che vedrà la partecipazione oltre che dei rappresentanti di Caritas Italiana, di autorità civili, militari, saranno presenti anche i rappresentanti di altre religioni: guideranno un momento di preghiera e, insieme all’arcivescovo Morrone, benediranno il nuovo cimitero.
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