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l’editoriale

Se questa è un’autostrada

La Salerno-Reggio Calabria è un incubo costato più di 20 milioni di euro al chilometro. E la Statale 106 è servita a costruire carriere politiche

Pubblicato il: 02/06/2022 – 6:53
di Paola Militano
Se questa è un’autostrada

Ogni Governo, da Fanfani a Renzi, ha promesso di completarla, ma a distanza di sessanta lunghissimi anni nessun calabrese può dire di avere mai sperimentato l’ebbrezza della velocità sul tratto calabro dell’ex A3 Salerno-Reggio Calabria, lungo solo 370 chilometri, che nel corso dei decenni cambia nome, ma resta l’incubo costato fino al 2016, circa 7,5 miliardi di euro (oltre 20 milioni di euro a chilometro, sic!) e, manco a dirlo, si tratta di un costo destinato a lievitare.
Oltre al danno continua la beffa. Come non comprendere dunque la rabbia incontenibile dei tantissimi automobilisti pendolari costretti, ogni giorno, a percorrere il tratto Cosenza-Lamezia Terme, costellato da pericolosissimi cantieri deserti che inducono anche il conducente più esperto ad invocare l’aiuto del suo Santo protettore?
Come non imprecare se tra qualche settimana, come per incanto, i cantieri lumaca scompariranno per poi rispuntare – come sempre accade – finita la stagione estiva?
Come giustificare anni di interruzioni per ammodernare un tratto lungo una manciata di chilometri se non con la malafede?
La misura è colma e trabocca. Il castigo dei lavori interminabili sull’arteria più importante di collegamento per la Calabria deve finire con una data certa, questa volta, da contrassegnare in rosso sul calendario.
E se le strade sono la metafora usata, non a caso, per dibattere sul paradigma di sviluppo di un contesto debole come quello calabrese perché in grado di condizionarne finora l’economia e la qualità della vita, diventa obbligatorio fare chiarezza anche sul ginepraio di notizie, buone e cattive, che piovono quotidianamente sul bagnato. Sulla SS 106.
Lo si deve alle decine di persone che in quel tratto maledetto di strada hanno perso la vita e al dolore delle famiglie, racchiuso in un fascicolo.
Assente dai radar della politica, assuefatta per anni nonostante una messe di voti abbia contribuito alle carriere di tanti tribuni in quel collegio, la SS 106 improvvisamente diventa la priorità di chi ne mena vanto in vista delle imminenti elezioni politiche.
Ma questa volta non tutte le strade porteranno a Roma. (paola.militano@corrierecal.it)

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