CATANZARO Obiettivo è «avvicinarsi il più possibile alla doppia cifra», il 10%, in modo da dare al candidato sindaco Valerio Donato e alla sua coalizione «un contributo molto forte per vincere già al primo turno». Il coordinatore nazionale di “Italia al centro”, il senatore Gaetano Quagliariello, lancia il suo partito nello sprint finale per le elezioni comunali di Catanzaro. Insieme al segretario regionale del partito, Francesco De Nisi, e agli altri dirigenti territoriali di “Italia al Centro”, Quagliariello ha incontrato oggi i candidati delle due liste – “Catanzaro al Centro” e “Catanzaro prima di Tutto-Cambiamo! Con Toti” – ispirate da “Italia al Centro”.
«L’uomo giusto è stato scelto dai catanzaresi», esordisce Quagliariello commentando la scelta di aderire sostenere Donato. «Io credo – prosegue il leader di “Italia al Centro” – che oggi, nel momento in cui le ideologie non ci sono più, è giusto che non siano i partiti a imporre l’uno ma che sia scelta dalle persone che frequentano e conoscono un luogo. Quello che posso dire, senza ipocrisie, è che Donato, che non conoscevo e che ho incontrato, mi è sembrata una persona che incarna un progetto civico e che ha voglia di restituire qualcosa alla città che gli ha dato tanto. Se questo candidato è mosso da un progetto civico e sa che i compagni di strada sono persone che hanno una fede liberale e rispondono a questi principi, va bene». All’incontro con i candidati delle due liste Donato non ha presenziato, ma Quagliariello spiega subito perché: «Questa è un’iniziativa di partito, infatti incontriamo i nostri candidati. Il candidato sindaco non fa parte del nostro partito. Abbiamo fatto altre iniziative con lui, a questa non l’avevamo invitato perché in politica ci sono anche momenti differenti, e avevamo bisogno di fare un piccolo check interno primo dell’ultimo sprint, e l’ultimo sprint lo faremo accanto al candidato sindaco».
Quagliariello quindi inquadra la sfida di Catanzaro in un contesto più ampio: «A livello nazionale stiamo molto puntando anzitutto sulle realtà del Mezzogiorno, dopo Catanzaro andrò prima a Palermo e poi all’Aquila. Questo per tre ragioni. La prima: nel Mezzogiorno nelle ultime elezioni un movimento ha preso voti e seggi come nessun altro nella storia d’Italia; questo movimento è fallito, e questo vuol dire che ci sono molti voti in libertà. La seconda, ancora più importante perché non fa riferimento alla politica, è che l’Italia ha bisogno di una grande ripresa, soprattutto per la situazione del suo debito pubblico e per aver deciso di prendere in prestito dei soldi: se questi soldi li vogliamo restituire è necessario che il Paese cresca e il Paese può crescere laddove è più indietro, non si può crescere se si è già primi in classifica. E quindi c’è molto bisogno che il Paese cresca nel Mezzogiorno. La terza ragione – prosegue il leader di “Italia al Centro” – è che noi abbiamo bisogno di un progetto per il futuro, che identifico in uno slogan, una società calda, che riesca ad avere una logica puntata sulla persona, su una sanità diffusa sul territorio, tutto quello che è fallito con la pandemia. Questo riprende molte cose proprie della società meridionale, iniziando a puntare su città medio piccole come Catanzaro e non su grandi hub urbani».
Per Quagliariello il voto per il Comune di Catanzaro non avrà riflessi a livello regionale: «Questa non è una logica che ci appartiene, il problema non è quello di rivendicare qualcosa o una poltrona in più. Le elezioni di Catanzaro – sostiene il coordinatore nazionale di “Italia al Centro” – sono anzitutto importanti per Catanzaro, e noi speriamo che qui riesca a prevalere la soluzione che convinse di più a questa città e agli abitanti di Catanzaro. Ci siamo presi le nostre responsabilità, speriamo che il botro ragionamento possa essere condiviso dalla maggioranza dei catanzaresi». A sua volta, De Nisi evidenzia: «Sosteniamo il miglior candidato sindaco che c’è sulla piazza di Catanzaro, Donato merita di diventare sindaco, abbiamo abbracciato il suo progetto ma Donato condivide il nostro modo di interpretare la politica e le nostre idee. E siamo convinti che il 13 giugno sarà eletto sindaco di Catanzaro. Noi – aggiunge il segretario regionale di “Italia al Centro” – ci aspettiamo un risultato sicuramente lusinghiero, cerchiamo di raggiungere il 10%, sarebbe un risultato appagante per noi e che può dare una grossa mano alla vittoria di Donato al primo turno». Anche De Nisi poi rimarca: «Non penso che le elezioni di Catanzaro incidano sugli equilibri regionali, questa è un’elezione amministrativa sganciata completamente dalle altre amministrazioni». Insieme a Quagliariello e De Nisi a Catanzaro erano presenti, tra gli altri, anche Alfonso Dattolo, delegato regionale nella struttura federale nazionale di “Italia al Centro”, e i dirigenti del partito Fernando Sinopoli (vicepresidente della Provincia di Catanzaro) e Candeloro Imbalzano, l’assessore comunale uscente di Catanzaro Lea Concolino, il consigliere comunale uscente Andrea Amendola e l’ex assessore comunale Giampaolo Mungo. (c. a.)
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