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LA VISITA

Costa a San Giovanni in Fiore: «Dobbiamo avvicinare la sanità ai cittadini»

Sopralluogo del sottosegretario all’ospedale: «La salute non può rispondere a logiche ragionieristiche, dobbiamo aumentare gli sforzi»

Pubblicato il: 07/06/2022 – 15:08
Costa a San Giovanni in Fiore: «Dobbiamo avvicinare la sanità ai cittadini»

SAN GIOVANNI IN FIORE Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha visitato stamani l’ospedale di San Giovanni in Fiore, su richiesta del deputato di Alternativa, Francesco Sapia, e della sindaca dello stesso Comune silano, Rosaria Succurro, che l’hanno accompagnato illustrandogli le criticità della struttura insieme al referente locale della Direzione sanitaria, Antonio Nicoletti.
Costa aveva promesso una visita in Calabria per verificare di persona la situazione degli ospedali montani della regione. L’aveva sollecitato in un primo momento Sapia, con un’interpellanza urgente dello scorso aprile centrata sul progressivo ridimensionamento di questi presìdi e sulla loro distanza dagli ospedali più grandi, difficili da raggiungere anche a causa delle condizioni delle strade di collegamento, del clima rigido e delle avversità meteorologiche.
«Dobbiamo avvicinare la sanità ai cittadini, come ci ha insegnato la pandemia», ha detto Costa, che ha aggiunto: «Gli ultimi due anni ci hanno persuaso che la sanità non può rispondere a logiche ragionieristiche, che bisogna investire in salute e che dobbiamo aumentare gli sforzi per dare risposte concrete, soprattutto nelle aree montane, che sono per loro natura più svantaggiate».
«Anch’io – ha precisato il sottosegretario – vengo da un Comune dell’interno. Perciò conosco i problemi delle popolazioni che vivono in territori più isolati. Sono qui per testimoniare l’impegno del governo verso il Sud e le sue zone montane, intanto della Calabria. Dobbiamo lavorare insieme e sentirci protagonisti di un profondo cambiamento culturale e politico, che ritengo possibile. È infatti indicativa la presenza, oggi, di sensibilità politiche anche molto diverse. Significa che andiamo nella direzione giusta e che possiamo quindi, uniti, salvaguardare le comunità di montagna».
L’ex sindaco forzista di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, ha attaccato Costa, lamentando la mancanza di medici a livello locale – nel 118, nel Pronto soccorso e nella postazione della Continuità assistenziale, ha precisato lo stesso Barile – e chiedendo interventi immediati perché, ha affermato, «qui stiamo morendo e il governo ci deve dire se dobbiamo morire, se dobbiamo andarcene o se in questa settimana, subito, arriveranno altri sanitari».
Barile ha poi contestato il commissario alla Sanità calabrese, Roberto Occhiuto, sostenendo che «di fronte ad una situazione così grave doveva essere già venuto da queste parti». Costa ha replicato: «È la prima volta, almeno da anni, che il governo mette piede in questo ospedale. Io non sono un segretario di partito e qui rappresento lo Stato. Evidentemente quando lei era sindaco non ha ottenuto molto, se siamo giunti a questo punto. Questo è il momento della collaborazione e non della rabbia, della responsabilità comune e non dell’accusa, dell’impegno individuale e non delle polemiche. È il momento di costruire».
Anche Sapia ha risposto a Barile. «Non ricordo il suo nome, ma le chiarisco – ha sottolineato il deputato di Alternativa – che non sono venuto qui per applaudire all’indirizzo di qualcuno. Il sottosegretario Costa è un mio avversario politico. In commissione Affari sociali lui ed io abbiamo una dialettica anche molto accesa. Pure la sindaca Succurro è un mio avversario politico, ma qui siamo uniti per tutelare i diritti e gli interessi della popolazione locale e delle altre aree di montagna della nostra regione. Questo deve essere chiaro. Sono un deputato, mi sono occupato spesso della sanità di San Giovanni in Fiore, per cui credo d’aver fatto tanto. Credo che dai nostri territori debba alzarsi una voce sola, rispetto alla tutela del diritto alla salute. Non devono esserci divisioni».
Domenico Lacava, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, ha chiesto a Costa se il governo voglia intervenire per liberalizzare l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, riferendo che la propria figlia studia all’estero per diventare medico.
La sindaca Succurro ha ringraziato il deputato Sapia e il sottosegretario Costa, sottolineando: «Sei milioni del Pnrr per l’ammodernamento tecnologico e l’adeguamento strutturale dell’ospedale di San Giovanni in Fiore sono una grossa cifra. Al riguardo sono grata al presidente della Regione Calabria, Occhiuto. C’è però bisogno di assumere personale, di avere più servizi e quindi, come anche ribadito da Sapia, di inquadrare a parte gli ospedali montani, che devono poter dare risposte nel territorio. Ora abbiamo creato un ulteriore ponte con il governo, perciò dobbiamo proseguire in questa battaglia che ci accomuna tutti, al di là delle appartenenze politiche».
Secondo Sapia, «serve una proposta di legge specifica sugli ospedali montani, che in Parlamento potrebbe essere sostenuta da tutte le forze politiche, se, come sembra, si affaccia una volontà concorde».
Il sottosegretario Costa ha salutato e si è poi diretto ad Acri per visitarne l’ospedale montano. (redazione@corrierecal.it)

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