MORANO A seguito del sequestro da parte dell’autorità giudiziaria della pista ciclabile Campotenese -Morano Calabro sull’ex tracciato della ferrovia Calabro Lucana, il Presidente dell’Ente Parco – si legge in una nota – a nome dell’intero Consiglio Direttivo ha convocato il Direttore dell’Ente, il RUP, i tecnici e l’impresa coinvolti nella realizzazione dell’opera, al fine di «richiedere una dettagliata relazione nel merito delle presunte criticità e problematiche emerse nella vicenda, con l’auspicio che la stessa possa essere rapidamente chiarita». «Non appena sarà consegnata la relazione suddetta – prosegue la nota – l’Ente Parco si metterà a disposizione dell’autorità giudiziaria, verso il cui operato manifesta pieno rispetto e fiducia, al fine di pervenire nel più breve tempo
possibile alla risoluzione della vicenda giudiziaria in corso. Tale lavoro è finalizzato anche a restituire in tempi brevi, la fruizione piena e completa dell’opera ai tantissimi cicloturisti che già ne hanno apprezzato la realizzazione. Si coglie l’occasione – conclude la nota – per ribadire che la chiusura disposta non riguarda assolutamente la Ciclovia dei Parchi della Calabria la cui tratta di oltre 500 km, è totalmente fruibile da Laino Borgo a Reggio Calabria, tanto che ad oggi sono numerosissimi i cicloturisti che la stanno percorrendo».
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