ROCCELLA JONICA «Siamo una comunità aperta e solidale, ma anche con oggettivi limiti operativi». È quanto ha detto all’Agi il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, la cittadina della Locride che nei primi cinque mesi di quest’anno è stata meta di numerosi sbarchi di immigrati. «Sono 1863 le persone soccorse – precisa Zito – soprattutto di etnia mediorientale e tutti dotati di livelli abbastanza alti di scolarizzazione, caricati presumibilmente sulle coste turche e imbarcati su natanti a vela, pilotati in molti casi da marinai ucraini. Per molti di loro, l’approdo in Italia è solo un parziale avvicinamento per una ricongiunzione con altri familiari residenti in centro e in nord Europa».
Vittorio Zito è il terzo sindaco eletto di Roccella Jonica con lo stesso cognome. Prima di lui, negli ultimi trent’anni, hanno ricoperto la carica di primo cittadino gli zii: il sen. Sisinio Zito, e, subito dopo la sua scomparsa, il consigliere regionale Antonio Zito, anch’egli deceduto, storici dirigenti del Psi. «Dopo avere ricevuto rassicurazioni – continua – da parte del Governo, rappresentato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, su una più forte assistenza al nostro comune, mi sento molto più rasserenato, nonostante gli sbarchi continuino. Peraltro – prosegue Zito – stiamo portando avanti il nostro lavoro con il massimo impegno nell’attività amministrativa e proprio in queste ultime settimane – prosegue – abbiamo approntato il programma degli eventi legati alla manifestazione “Roccella Jazz 2022”, la storica manifestazione musicale che mai abbiamo interrotto, neppure durante l’infuriare della pandemia da Covid, registrando grande partecipazione». Adesso, grazie ad un finanziamento della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dichiara, «stiamo proseguendo con questo storico appuntamento artistico di fama mondiale e siamo in attesa dei risultati del bando regionale “Grandi eventi 2022”, con la previsione di proseguire anche nel mese di settembre le iniziative legate a “Roccella Jazz”». Roccella Jonica è uno dei tanti comuni calabresi a non avere mai subito accessi agli atti per infiltrazioni mafiose. «Fortunatamente – sottolinea Vittorio Zito – finora ne siamo esenti. Però – aggiunge – l’opinione pubblica roccellese è molto coesa al suo interno su alcuni valori, ed è esigente nel chiedere conto agli amministratori sulle scelte che vengono deliberate. E questo ci spinge, e ci sostiene, a fare la nostra parte, ad agire con la massima trasparenza, la migliore via – conclude -per irrobustire la democrazia partecipativa e la crescita civile della comunità».
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