CROTONE Forza Italia si tira fuori e il sindaco tenta la strada del recupero dei quattro consiglieri dissidenti. Nella tarda serata di ieri i vertici di Forza Italia della città pitagorica sono stati convocati a Catanzaro dal segretario regionale del partito Giuseppe Mangiavalori, dopo una interlocuzione con il coordinatore provinciale pitagorico, Sergio Torromino. All’incontro hanno partecipato tra gli altri, oltre a Mangialavori e Torromino, il coordinatore cittadino, Mario Megna, il presidente e il vicepresidente della Provincia, Sergio Ferrari e Giuseppe Fiorino e il consigliere comunale Fabio Manica.
La discussione ha riguardato ovviamente il tentativo effettuato a Crotone di appoggiare l’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Voce. Secondo quanto è stato possibile apprendere, Torromino e Megna hanno evidenziato che la decisione di sostenere l’amministrazione comunale pitagorica nasceva dalla necessità di non far perdere alla città il treno dei finanziamenti, considerato che in gioco ci sono i fondi ingenti per la bonifica, Antica Kroton, il Psc e altro. I presenti alla fine della riunione, andata avanti sino a tarda ora, hanno deciso di fare un passo indietro alla luce anche del fatto che tra i rappresentanti del gruppo consiliare forzista, in un primo momento disponibili a sostenere Voce, non c’era più questa volontà. La polemica scoppiata sui social contro i consiglieri comunali azzurri, disponibili a sostenere l’esecutivo Voce, è stata violentissima. E’ stato, quindi, deciso che non ci sono più le condizioni per sottoscrivere l’accordo ipotizzato dai massimi vertici del partito pitagorico (Torromino, coordinatore provinciale e Megna, coordinatore cittadino). Forza Italia, quindi, ferma le bocce. Evidentemente il sindaco era stato già informato sulla convocazione della riunione a Catanzaro e su come sarebbe andata a finire, perché ieri sera ha convocato i quattro consiglieri dell’opposizione “costruttiva” (Anna Maria Cantafora, Nicola Corigliano, Salvatore Riga e Vincenzo Familiari), che sono stati eletti nelle liste di Voce ed erano transitati all’opposizione. Secondo quanto è stato possibile apprendere, ai quattro ex maggioranza Voce ha chiesto di smussare gli angoli e valutare la possibilità di rientrare, dando la disponibilità a chiarire le ragioni del contrasto. Ha prospettato che questa sarebbe l’ultima spiaggia per salvare la consiliatura ed impedire alla città un nuovo periodo di commissariamento prefettizio. Secondo il ragionamento di Voce, se dovesse esserci lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, la città rischierebbe di perdere fondi pubblici che potrebbero cambiarne il volto e le sue prospettive future. Sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, i quattro non hanno avuto un atteggiamento di chiusura e hanno chiesto un paio di giorni per valutare la proposta. E’ ovvio, comunque, che il loro ritorno nella maggioranza non potrà avvenire a titolo gratuito. Voce, insomma, dovrà darà, a questo consistente gruppo consiliare, visibilità nella stanza dei bottoni. Se i quattro scioglieranno positivamente le riserve, il percorso amministrativo di Voce sarà in discesa e non avrà più bisogno di ricorrere “ai trucchi” consentiti dalla legge per approvare i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale. Senza questo accordo Voce non ha i numeri per andare avanti ed è pronto a dimettersi. Questo avrebbe anche detto ai quattro.
Questa mattina il sindaco Voce ha rotto il suo silenzio e ha deciso di diffondere una nota nel merito della vicenda politica. «In questi giorni – spiega – ho volutamente mantenere uno stretto riserbo rispetto alla crisi politica che non nego ci sia. Perché il senso di responsabilità che mi deriva dall’essere sindaco della città mi impone, in questo momento, più l’ascolto che le esternazioni».
«Cosa che ho fatto – rivela Voce – e che continuerò a fare nei prossimi giorni. Ascoltare tutti, senza distinzioni ideologiche, nell’interesse della città. Lo dico a me stesso e estendo il concetto a tutti. I cittadini vogliono fatti non comunicati stampa. I distinguo, in questo momento, non servono ad una causa che è comune tanto per il sottoscritto che per ogni singolo consigliere».
«L’attività amministrativa – assicura Voce – prosegue a ritmi serrati in considerazione delle tante problematiche della città e i risultati continuano ad arrivare. Non ultimo il finanziamento previsto dal Pnrr per le nuove mense scolastiche. In totale, allo stato attuale, ci sono stati finanziati l’85% dei progetti presentati». «Il mio compito, in questa delicata fase – sostiene il sindaco –, è di ascoltare tutte le componenti politiche del civico consesso per trarre poi le conclusioni. Conclusioni che, in un caso o nell’altro, saranno scevre da ogni interesse personale. L’unico interesse è il bene della nostra comunità», conclude Voce.
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