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Risorse non erogate e “difetti di comunicazione”, i complicati rapporti tra Asp e Regione

Continuano le perdite d’esercizio delle aziende, che però nei bilanci spesso lamentano ritardi da parte del livello dipartimentale

Pubblicato il: 10/06/2022 – 12:31
Risorse non erogate e “difetti di comunicazione”, i complicati rapporti tra Asp e Regione

CATANZARO Perdite d’esercizio ma anche ritardi e lacune nei flussi comunicativi e informativi. I rapporti tra la strutturale commissariale e la Regione, da una parte, e le aziende sanitarie e ospedaliere dall’altra sono sempre particolarmente complicati. L’azione di riorganizzazione del settore che il governatore e commissario ad acta Roberto Occhiuto ha avviato, con i primi evidenti passi avanti già riconosciuti al e dal tavolo interministeriale, sconta ancora qualche “freno”, che è sostanzialmente burocratico, oltre alla perenne difficoltà da parte di Asp e Ao di tenere i conti in ordine. In effetti, anche gli ultimi bilanci di esercizio approvati da alcune aziende confermano un segno – nella gestione contabile e finanziaria: a esempio, l’Asp di Catanzaro ha chiuso l’anno 2021 con un “buco” di circa 13 milioni, e l’Asp di Vibo Valentia a sua volta l’ha chiuso con un “buco” di circa 17 milioni. Tuttavia dalle pieghe dei documenti contabili delle stesse aziende emerge un dato che pone sotto una luce diversa la questione: il dato è che spesso le aziende stesse hanno difficoltà a far quadrare i conti per i ritardi del livello regionale nell’erogare risorse e nel comunicare dati e tabelle vari. Accade così che, a esempio, nell’ultimo bilancio d’esercizio il management dell’Asp di Vibo Valentia spiega che il documento contabile “è adottato anche in mancanza di ripartizione del Fondo sanitario regionale». O che il management dell’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro lamenti la mancata corresponsione da parte della Regione dei rimborsi per le spese legate all’emergenza Covid 19 e anche qui la mancata ripartizione del Fondo sanitario regionale 2021, al punto che – si legge nel documento di bilancio dell’Ao catanzarese – la perdita di esercizio sulla carte quantificata in 20 milioni invece, sulla scorta dei «dati reali di produzione», si trasformerebbe in realtà in un utile d’esercizio di 2,7 milioni circa: «In definitiva – conclude il commissario dell’azienda ospedaliera di Catanzaro «al fine di evitare, per l’anno 2021, l’adozione di un bilancio di esercizio provvisorio e, conseguentemente, suscettivo di riformulazione/rideterminazione questa direzione si era determinata di posticipare l’approvazione dello stesso all’esito del riparo definitivo operato dalla Regione Calabria». In pratica, le stesse motivazioni che hanno indotto l’Azienda ospedaliera Gom di Reggio Calabria a posticipare l’approvazione del bilancio d’esercizio 2021, sulla base di queste motivazioni: «Ad oggi il Dipartimento Salute non ha trasmesso le erogazioni a qualunque titolo effettuate dalla Regione Calabria nei confronti delle aziende del Ssr sia per la quadratura del tesoriere sia per consentire la correttezza delle scritture contabili con l’indicazione dell’imputazione a Stato patrimoniale e Conto economico… Il provvedimento amministrativo regionale e i documenti contabili ancora non approvati sono elementi imprenscindibili per la redazione del bilancio di esercizio in quanto la quota di contributi indistinti del Fsr – scrive il Gom di Reggio – rappresenta la quasi totalità dei ricavi del conto economico dell’azienda. Pertanto tale circostanza configura una particolare esigenza, peraltro non imputabile alla volontà e all’organizzazione aziendale, per la quale è necessario posticipare l’approvazione del bilancio di esercizio 2021». (c. ant.)

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