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La denuncia

Congresso Pd Rende, federazione Riformista: «Manna ha deciso di comprare anche i dem»

Gli esponenti politici attaccano il sindaco: «Intervenga il segretario nazionale Letta»

Pubblicato il: 11/06/2022 – 15:06
Congresso Pd Rende, federazione Riformista: «Manna ha deciso di comprare anche i dem»

RENDE «Quanto emerge dalla vicenda congressuale del PD di Rende è meritevole di una attenta, approfondita e rigorosa valutazione. Vediamo i fatti. Il sindaco di Rende Manna, che negli ultimi anni ha girovagato tra destra, sinistra e centro, con la tecnica politicamente vergognosa di collocare un suo assessore in ogni schieramento, decide di acquistare il PD e stimola la più varia umanità, con il comune denominatore dell’assenza di un qualunque pensiero politico, ad iscriversi al partito democratico». Lo riporta una nota dei 19 iscritti della Federazione Riformista di Rende nel Circolo PD di Rende che aggiunge: «Fatto il tesseramento chiaramente truccato, si presentano tre candidature: 1) Annamaria Artese, assessore di fiducia del Sindaco e candidata a sindaco in pectore; candidatura politicamente discutibile che, tra le altre cose tende ad aggirare il codice etico del PD, che prevede la non cumulabilità della carica di sindaco e di segretario cittadino».
«L’assessore, essendo un delegato del sindaco, apparentemente non viola la lettera della norma – fa presente il comunicato – ne annulla, però, la sostanza e la ratio, trattandosi di una figura istituzionale priva di autonomia politica ed amministrativa, proprio rispetto al Sindaco, che il ruolo di segretario per il codice etico non può ricoprire. Una vera operazione di malcostume politico, aggravata dal fatto che l’assessore candidata è una neo iscritta del PD; 2) il consigliere già di maggioranza Luigi Superbo, che all’atto di candidarsi passa tra le fila della minoranza consiliare; 3) Francesco Adamo, candidato dall’associazione culturale Innova Rende, collocata all’opposizione di Manna».
«Le operazioni congressuali – fanno presente gli iscritti – danno il seguente risultato: 1) Artese, voti 83; 2) Superbo, voti 64; 3) Adamo, voti 31. Per il ballottaggio, pertanto, Artese dispone di 7 delegati, Superbo di 5 ed Adamo di 2. Addirittura, risulta iscritto, e presumiamo abbia votato per l’Artese, il suo collega assessore Domenico Zicarelli, che risulta essere, peraltro, segretario cittadino di Italia Viva. Siamo proprio alla frutta!
Prendendo atto che Superbo è passato nella minoranza consiliare, i due delegati di Adamo dichiarano che voteranno per Superbo, per cui il ballottaggio dovrebbe finire 7 a 7, con la conseguente elezione di Superbo più anziano sia di anni che di milizia».
«Senonchè – è detto – il risultato vede Artese eletta con 8 voti su Superbo che si ferma a 5. Cosa è successo? E’ successo che un delegato dell’Artese è assente e, quindi, l’Artese avrebbe dovuto prendere 6 voti e Superbo 7 (5 suoi più 2 di Adamo). Invece, finisce che Artese prende 8 voti e Superbo 5, perché 2 delegati eletti nelle liste di Superbo, con una manovra avvolgente a 360 gradi, hanno votato per l’Artese. Una colossale, stratosferica operazione di malcostume politico, che la dirigenza nazionale del PD non dovrebbe consentire, pena il completo sputtanamento dell’immagine del partito. Il metodo Manna di “disfacimento della Civitas”, come acutamente ci ha detto un giovane docente universitario, continua implacabilmente ad imperversare. La giunta nomina i membri dei cosiddetti “comitati di quartiere”; non contenta nomina i membri delle varie “consulte”, affidandosi alla propaganda di regime per far passare queste squallide operazioni per partecipazione popolare. Vengono privatizzati i beni pubblici (per ultimo l’area mercatale affidata ad un imprenditore per eventi, mortificando la sua destinazione d’uso per cui è stato costruita e quella del Viale Parco Principe, ove il mercato è stato trasferito, mandando il traffico in tilt».
«Adesso la giunta si compra le tessere di partito – conclude la nota – e, ancora non sazia, fa in modo che due delegati eletti per partecipare al ballottaggio per eleggere il segretario del PD, senza sentir vergogna, non votino per il candidato espressione della lista che li ha eletti ma votino per l’altro candidato. Il nostro augurio è che il segretario nazionale on. Letta non avalli queste vere e proprie porcherie. Per la parte che ci riguarda, dentro e fuori il PD continueremo la nostra battaglia affinché l’immagine del nostro partito non sia offuscata da comportamenti che nulla hanno a che fare con la vera politica».

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