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Lotta ai tumori

Melanoma, “Pugliese Ciaccio” in prima linea nella prevenzione

Porte aperte all’Ospedale di Catanzaro. Visite gratuite garantite ai cittadini per monitorare e prevenire l’insorgere del tumore

Pubblicato il: 11/06/2022 – 15:18
Melanoma, “Pugliese Ciaccio” in prima linea nella prevenzione

CATANZARO Si è conclusa la giornata di prevenzione al melanoma, organizzata presso l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.   Il Progetto Link me, nato nel 2020 su iniziativa dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), prosegue nel 2022 con Link me Open-day melanoma in 7 città italiane, tra cui Catanzaro.  
«Siamo fieri di avere organizzato questo incontro con i cittadini presso la nostra struttura, eccellenza nel trattamento del melanoma, grazie alle competenze e all’approccio multidisciplinare», afferma l’avvocato Francesco Procopio, Direttore Generale dell’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. «Questa giornata è un ulteriore passo verso la normalità dopo un biennio difficile, che stava distogliendo risorse ed attenzione alle patologie che non fossero il COVID. Il melanoma è una patologia in continua crescita in Italia e nel mondo, per questo sono fondamentali giornate come queste, per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione». 
Il melanoma, tumore maligno della cute con un’incidenza in costante crescita in tutto il mondo sia presso il sesso maschile (+4.4% per anno), che quello femminile (+3.1% per anno), è dovuto alla trasformazione maligna delle cellule presenti nello strato più profondo dell’epidermide, dette melanociti.  
Tra i tumori che colpiscono entrambi i sessi presso una popolazione sotto i 50 anni, il melanoma è il terzo per casi in Italia. Ad essere colpiti sono prevalentemente soggetti con un’età compresa tra i 30 e i 60 anni. 
«Una corretta e sistematica opera di sensibilizzazione, accompagnata da screening mirati sono l’arma più efficace contro questa malattia», afferma il dottor Giancarlo Valenti, Direttore SOC Dermatologia presso l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. «Per combattere il melanoma, è fondamentale la prevenzione con visite periodiche eseguite da dermatologi esperti per il controllo dei nei, anche in assenza di sintomi, al fine di intervenire tempestivamente qualora ci fosse un piccolo campanello d’allarme». 
«La battaglia al melanoma con un approccio multidisciplinare si è rivelato fondamentale sia in fase di prevenzione che di cura della patologia», afferma la dottoressa Teresa del Giudice, Dirigente medico SOC Oncologia presso l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. «La presenza di un team dedicato con competenze specifiche rende il nostro centro un’eccellenza nel trattamento del melanoma. Al dermatologo, fondamentale nella fase di prevenzione e diagnosi, si affianca la professionalità dell’oncologo, coadiuvato dall’anatomo patologo e dal chirurgo. Questa nostra sinergia rappresenta la miglior strategia per un appropriato ed efficace percorso diagnostico-terapeutico, personalizzato alle esigenze di ogni singolo paziente». 

I comportamenti a rischio

Tra i comportamenti che possono ridurre il rischio di sviluppare tumori della pelle:  

  • l’esposizione al sole in maniera moderata sin dall’età infantile, evitando assolutamente le ustioni;  
  • fare uso di cappelli, occhiali da sole e creme protettive adeguate al proprio tipo di pelle;  
  • non esporsi durante le ore più calde (tra le 10 e le 16);  
  • evitare l’uso di lampade o lettini abbronzanti (gli ultravioletti artificiali sono classificati come sicuri cancerogeni per l’uomo). 

«Il Covid ha rallentato la prevenzione»

«Purtroppo tra i tanti effetti secondari della pandemia da COVID-19 non si può dimenticare l’impatto che ha avuto il virus sui nostri ospedali che si sono trovati a gestire l’iperafflusso di pazienti positivi, a scapito delle attività ordinarie, così come l’attività di diagnosi precoce del melanoma», afferma il Prof. Ignazio Stanganelli Direttore Skin Cancer Unit IRCCS IRST Istituto Tumori Romagna, Professore Associato dell’Università di Parma e Presidente dell’ Intergruppo Melanoma Italiano (IMI). «Proprio uno studio dell’IMI ha evidenziato come nel trimestre febbraio-aprile 2020, in confronto allo stesso periodo del 2019, il numero di prime visite e biopsie effettuate sia diminuito del 30% ed è stata registrata una diminuzione del 20% delle diagnosi di melanoma, con un potenziale incremento di neoplasie cutanee diagnosticate in fase avanzata, o tardivamente». 

Gli altri interventi

La mattinata, che ha avuto un’ottima rispondenza della cittadinanza agli screening gratuiti contro il melanoma, ha visto anche un incontro educazionale presso la Sala Riunioni dell’Ospedale, dove sono il dott. Vito Barbieri, Direttore SOC Oncologia, il dott. Giancarlo Valenti, Direttore SOC Dermatologia, la dott.ssa Teresa del Giudice, Dirigente medico SOC Oncologia e il dott. Pierfrancesco de Giacomo, Dirigente medico Dermatologia, hanno sottolineato, a giornalisti e cittadini, l’importanza della diagnosi precoce per combattere il melanoma, l’arma più efficace per aumentare la probabilità di guarigione, unitamente ai nuovi trattamenti disponibili. Le numerose campagne di prevenzione, la crescente attenzione della popolazione, l’importante sostegno delle autorità ospedaliere e regionali negli anni stanno dando importanti risultati. Si evidenzia, infatti, una riduzione dei melanomi avanzati a favore di quelli iniziali. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al supporto incondizionato di Novartis. 

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