COSENZA «La scelta di Vaglio Lise per l’allocazione del nuovo ospedale è data dall’esito dello studio di fattibilità commissionato dalla Regione Calabria. Uno studio affidato con una procedura concorsuale e che è costato all’erario pubblico circa 700mila euro. Non è stata quella della Giunta di palazzo dei Bruzi né una scelta arbitraria e né superficiale o improvvisata. Temo che chi si oppone e mette in discussione questa decisione rischia di favorire una discussione che avrà il solo effetto di generare polemiche e fare sponda a chi vorrebbe impedire la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero». Così Rosi Caligiuri, Segretaria cittadina del Pd a Cosenza. «Se si dovesse cambiare scelta – argomenta Caligiuti – si dovrebbe adeguatamente motivare la messa in discussione dello studio di fattibilità. Certamente, non può essere alcuna ragione campanilistica a poter mettere in discussione questa decisione. Né serve evocare l’orizzonte della città unica per poter bloccare tale scelta. La centralità del sito di Vaglio Lise, oltretutto, rappresenta fisicamente l’unitarietà e il raccordo tra i territori dell’area urbana. Né si può presentare Vaglio Lise come un ostacolo alla integrazione con l’università. Non è l’edilizia sanitaria il fattore che motiva il potenziale sviluppo delle attività universitarie, ma saranno le funzioni che saranno riconosciute all’Unical a far sviluppare anche ad Arcavacata la facoltà di Medicina. Una facoltà che, tra l’altro è già nata da un paio d’anni come facoltà di Medicina e tecnologie digitali, nonostante il sito dell’Ospedale sia ancora dove è stato costruito durante il fascismo nel 1939».
Anche questo, secondo l’esponente dem, «dimostra che il sito di Vaglio Lise non può essere considerato di impedimento allo sviluppo dell’Università, anzi esattamente il contrario. La decisione che compete al Consiglio comunale di Cosenza, per come ampiamente anticipato dal suo presidente Giuseppe Mazzuca e la delibera approvata ieri dalla giunta su proposta del sindaco Franz Caruso, va esattamente, dunque, nell’accelerazione del percorso rivolto alla realizzazione della città unica. È auspicabile, pertanto, che i comuni dell’hinterland cosentino colgano questa scelta non come elemento divisivo ma come opportunità per intensificare in maniera feconda ed unitaria il confronto tra le amministrazioni comunali interessate ad essere protagoniste dello sviluppo dell’area urbana. Bisogna evitare, inoltre,che una artificiosa polemica sulla scelta del sito non sia assunta come pretesto per occultare una eventuale perdita dei finanziamenti che la Regione dovrà assicurare e per i quali dare certezza».
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