ROMA La Corte d’Assise di Roma ha condannato a 18 anni di carcere Giovanni Nesci, originario di Sorianello, l’uomo che nel luglio del 2020 uccise a colpi di pistola Fabio Catapano, un imbianchino 48 anni. L’omicidio avvenne a Castel di Leva, quartiere alla periferia della Capitale. In base a quanto ricostruito dalla Procura, Nesci era vicino di casa di Catapano: il 24enne di origini calabresi raggiunse l’uomo in strada e lo finì a colpi di arma da fuoco proprio davanti alla sua abitazione.
Il giorno dopo si costituì ai carabinieri consegnando l’arma. Il giovane spiegò che alla base del gesto c’era questioni sentimentali.
Un movente che pero’ non convinse gli investigatori secondo i quali invece l’omicidio sarebbe legato ad un furto. Per l’imputato il pm aveva sollecitato una condanna all’ergastolo. Dal conto loro i difensori avevano chiesto il rito abbreviato non più percorribile per i reati di omicidio aggravato. I giudici oggi, pero’, hanno fatto cadere la premeditazione e quindi l’imputato ha potuto usufruire dello sconto di un terzo della pena.
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