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Sanità

Dopo tre anni riapre l’Unità coronarica a Corigliano Rossano. Occhiuto: «Ricostruiamo i disastri degli ultimi 20 anni» – VIDEO

Il governatore: «Le professionalità vanno messe nelle condizioni di operare al meglio». Bisignani ai saluti: «L’ospedale avrà emodinamica»

Pubblicato il: 12/06/2022 – 13:25
di Luca Latella
Dopo tre anni riapre l’Unità coronarica a Corigliano Rossano. Occhiuto: «Ricostruiamo i disastri degli ultimi 20 anni» – VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO Quattro posti di degenza ordinaria, cinque di terapia intensiva, altri quattro di terapia sub-intensiva: con questa dotazione riapre dopo tre anni l’unita coronarica dello spoke di Corigliano Rossano.
Un “evento” atteso dal territorio che potrà contare anche sulla rinnovata unità operativa complessa di Cardiologia oggi diretto da Silvana De Bonis, dopo la reggenza “a scavalco” durata oltre un anno e mezzo – fondamentale per la riapertura del reparto – di Giovanni Bisignani che tornerà a Castrovillari.
Questa mattina l’Utic del Giannettasio è stata inaugurata dal presidente della Regione e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto. Il governatore ha voluto che fosse proprio Bisignani a tagliare il nastro, offrendo grande merito a chi “sul campo” ha consentito di giungere a questo traguardo, seguendo passo passo tutti i lavori e formando l’equipe di medici in servizio nella cardiologia coriglianorossanese guidata, appena da qualche giorno, dalla dottoressa De Bonis, collaboratrice di Bisignani, che si è già distinta per aver impiantato i primi pacemaker. A proposito di merito, molti di questi sono da attribuire agli sforzi dell’allora direttore sanitario dell’Asp, Martino Rizzo che, non con pochi problemi, è riuscito a reperire l’ultima parte di finanziamento, circa 500mila euro, che per molti mesi ha bloccato i lavori.
Alla cerimonia erano presenti il commissario dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, il suo predecessore – da qualche settimana trasferito all’azienda ospedaliera di Catanzaro – Vincenzo La Regina, il deputato Francesco Sapia, l’assessore regionale Gianluca Gallo, i consiglieri regionali del territorio, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Davide Tavernise, il sindaco Flavio Stasi ed anche l’arcivescovo Maurizio Aloise che prima del momento celebrativo ha benedetto i locali del nuovo reparto di Cardiologia.

Occhiuto: «Il mio compito è far ripartire la sanità dopo i disastri degli negli ultimi 20 anni»

«Complimenti al nuovo commissario Graziano – ha detto Roberto Occhiuto – che ha dato una straordinaria accelerazione, ed a tutti quelli che hanno lavorato affinché si potesse realizzare questa giornata. Ma soprattutto complimenti al dottor Bisignani che si è continuamente informato sullo stato dei lavori, a dimostrazione del fatto che il nostro sistema sanitario ha bravissimi medici proprio come Bisignani che meritano attrezzature adeguate e di poter lavorare in un sistema meglio organizzato. Il mio compito è quello di far ripartire la sanità, come a Corigliano Rossano con l’unità di terapia intensiva coronarica, così in tutta la regione, passo dopo passo».
«Il nuovo ospedale cambierà l’assetto sanitario del territorio. Anche quello era un progetto arenato e negli ultimi mesi ha subìto una fortissima accelerazione. L’ospedale della Sibaritide sarà pronto entro la fine tra il 2023 e il 2024 e sarà una buona notizia come altre dovranno essercene nella sanità calabrese. Non è facile in pochi mesi ricostruire quello che è stato distrutto negli ultimi 20 anni, non è facile ottenere subito dei risultati concreti, ma stiamo ricostruendo l’organizzazione, stiamo riprogrammando il sistema sanitario per dimostrare che anche il servizio sanitario calabrese può essere di buon livello vanta grandi medici, grandi professionalità che però devono essere messe nelle condizioni di operare al meglio».
Rispetto alla “prospettiva” emodinamica, il governatore ha spiegato di aver preparato «il programma operativo all’interno del quale abbiamo inserito tutte le attività che devono essere dislocate nella regione. Ora stiamo aspettando le osservazioni dei Ministeri della Salute e dell’Economia perché sono commissario ma ho meno potere di un assessore regionale, i miei atti sono sottoposti a due ministeri vigilanti. Entro la prima metà di luglio dovrebbero restituirci il programma operativo e da quel momento in poi possiamo iniziare ad attivare nelle diverse realtà i servizi che mancano e che abbiamo programmato».

Graziano: «Il nuovo reparto di Cardiologia e Utic, sarà un punto di riferimento per le patologie cardiovascolari»

«Dopo tre anni – ha evidenziato il commissario dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano – riapriamo la Cardiologia in maniera eccellente, come reparto e attrezzature. Questo risultato offre più fiducia ai cittadini nella sanità locale, certamente in un contesto difficile, dove ci sono carenze di medici, problemi infrastrutturali, ma ce la metteremo tutta. E per questo ringrazio il governatore che ci ha trasmesso grande entusiasmo e voglia di fare. Questa struttura è un punto di riferimento per le patologie cardiovascolari, le prime cause di morte in Italia. Vantare un presidio del genere, dunque, sarà importante perché offre sicurezza ai cittadini».

Bisignani: «Anche Corigliano Rossano avrà la sua emodinamica»

«Questa è una giornata importante che per certi versi segna la fine della mia presenza a Rossano. Esperienza gratificante, questa città e questo ospedale mi hanno dato molto, ma se si conclude la mia esperienza qui, vuol dire che siamo all’inizio di un nuovo percorso per questo ospedale e per la Cardiologia in particolare. Ho lasciato il testimone alla dottoressa De Bonis, mia valida collaboratrice, che sicuramente saprà continuare e migliorare quanto abbiamo iniziato. Il percorso che ho immaginato e che credo condividerà anche la dottoressa De Bonis è quello di offrire qualità che va poi arricchita da prestazioni qualificate e per far questo ci sarà bisogno della Cardiologia interventistica. Approfittando delle competenza della dirigente si è già iniziata l’elettrostimolazione e la risposta sarà importante per tutto il territorio e le tante persone che hanno un pacemaker. Il prossimo passo sarà l’emodinamica che è frutto di un percorso. Sono del parere che ogni cardiologia della avere l’emodinamica e, quindi, anche Rossano avrà la sua emodinamica». (l.latella@corrierecal.it)

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