CATANZARO «Se non è bastato il 48% dei magistrati, ora che l’85% degli italiani, non votando, ha detto che evidentemente non vuole la separazione delle carriere, né la valutazione dei magistrati da parte degli avvocati, sarà sufficiente al governo per capire che questa riforma dell’ordinamento giudiziario non va bene?». È la considerazione del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, il giorno dopo il flop del referendum sulla Giustizia che ha registrato una partecipazione del 20,9% dei votanti senza raggiungere il quorum. Tra i cinque quesiti proposti vi erano anche quello sulla separazione delle carriere dei magistrati, tra funzioni giudicati e requirenti, e la valutazione della professionalità dei magistrati da parte di avvocati.
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