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Calabria penultima nella spesa del Fondo sociale europeo

I dati sull’utilizzo della dotazione europea diffusi sul portale Cohesion Data. Marche maglia nera per spesa sviluppo regionale

Pubblicato il: 14/06/2022 – 18:30
Calabria penultima nella spesa del Fondo sociale europeo

BRUXELLES Sono le Marche la regione maglia nera nella spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il più imponente a disposizione dell’Italia per il periodo 2014-2020 con un totale di 36 miliardi di euro. La Calabria, però, segna il passo nella spesa della dotazione europea. È quanto emerge da un’analisi degli ultimi dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, che coprono l’andamento delle allocazioni fino al 31 dicembre 2021.
Alla fine dell’anno scorso la spesa certificata dalla Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a 244 milioni di euro, il 42% dell’ammontare totale del Fesr a sua disposizione per il periodo di programmazione 2014-2020. Restano quindi da spendere oltre 340 milioni. In base alle attuali regole, per non rischiare di perdere fondi l’ultima fattura dovrà essere emessa entro il 31 dicembre 2023. In fondo alla classifica Fesr anche Abruzzo, Campania, Piemonte e Umbria: tutte sotto il 50% stando agli ultimi dati disponibili.

I dati sulla Calabria

Lo stesso vale per la Calabria, per cui però i dati considerano l’insieme del Fesr e del Fondo sociale europeo (Fse). Nell’uso di quest’ultimo la Calabria risulta essere la penultima regione dopo la Basilicata, ferma al 47% della spesa. Non va meglio nell’uso del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr): alla fine dell’anno scorso, erano dieci le regioni che avevano certificato meno della metà della spesa. La Puglia è il fanalino di coda (al 31%), preceduta da Marche, Abruzzo, Liguria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna e Molise. I dati sull’andamento della spesa per programmi e per regioni dovrebbero essere aggiornati entro luglio e potrebbero registrare progressi significativi proprio in funzione della necessità di accelerare l’esecuzione dei progetti per non perdere fondi. Intanto, si avvicina il via libera dell’Ue all’accordo di partenariato per la programmazione 2021-2027: tra risorse europee e cofinanziamento nazionale il piano vale circa 75 miliardi di euro. Un evento per annunciare l’intesa e illustrarne i dettagli potrebbe svolgersi verso la metà di luglio. (Ansa)

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