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Carcere di Castrovillari, in campo “la partita con mamma e papà”

L’iniziativa ha come obiettivo la cura e il miglioramento delle relazioni familiari ed i rapporti genitori detenuti-figli

Pubblicato il: 14/06/2022 – 23:16
Carcere di Castrovillari, in campo “la partita con mamma e papà”

CASTROVILLARI Il campo sportivo polivalente della casa circondariale “Sisca” di Castrovillari ha ospitato stamane l’iniziativa “la partita con papa” – “la partita con la mamma”, manifestazione ideata dall’associazione nazionale bambinisenzasbarre, che da 19 anni si occupa della di genitorialità in carcere, in collaborazione con il ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. L’iniziativa, che si inserisce nella campagna nazionale “carceri aperte” ha come obiettivo la cura e il miglioramento delle relazioni familiari e in particolar modo la cura dei rapporti genitori detenuti/figli, ha coinvolto i figli dei detenuti e delle detenute, circa una trentina di ragazzi, che hanno disputato una partita contro gli allievi di una scuola calcio di Castrovillari. «La particolarità di oggi – ha detto il direttore del carcere di Castrovillari, Giuseppe Carrà – è che abbiamo coinvolto anche le mamme detenute e non solo i papà, quindi, Castrovillari sotto questo aspetto è veramente all’avanguardia. Forse è l’unica iniziativa del genere, in tutta la Calabria. Oggi, grazie all’associazione bambinisenzasbarre onlus e ai volontari delle associazioni Anpana e Croce Rossa Italiana, che partecipano e ci supportano, abbiamo organizzato questa partita. L’altra particolarità – ha aggiunto Carrà – è che non sono i detenuti a giocare, ma sono i loro figli arrivati da tutta Italia e che si confrontano non tra loro ma con gli allievi una scuola calcio locale che ha dato la sua disponibilità e che ringraziamo. La manifestazione odierna ha un duplice obiettivo: da un lato i figli delle detenute e dei detenuti hanno questa prospettiva di agganciarsi alla società esterna, dall’altro i detenuti e le detenute vedono i loro figli crescere in un contesto di normalità, essere apprezzati ed essere integrati, quindi, con la possibilità di avere un futuro di normalità, una volta cresciuti». Analoga iniziativa si è svolta nella casa circondariale di Catanzaro dove al termine del match ai partecipanti è stato offerto un rinfresco preparato dal laboratorio di pasticceria dell’istituto.

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