SAN GIOVANNI IN FIORE Fine delle lezioni all’insegna di risultati importanti presso il liceo scientifico di San Giovanni in Fiore. Primavera avanzata e grande soddisfazione in tutto l’ambiente per la proiezione del risultato acquisito dentro una vetrina nazionale, a confrontarsi con altre realtà regionali.
Dopo la trasmissione La pillola va giù, di Radio Popolare, che ha dato spazio, in prima serata, a due podcast, La colpa non è mia e Cuori sconnessi, prodotti nella scuola di San Giovanni in Fiore, anche la Rai, tra i cinque podcast selezionati, ha fatto ricadere la scelta sul primo, pubblicato sul portale Rai Play Sound e rimasto nel palinsesto radiofonico per una settimana.
Viene premiata, così, l’attenzione somma, strutturale del liceo al delicato tema dei diritti umani, all’interno del percorso di educazione civica digitale che, dopo la partecipazione alla VI edizione dedicata all’Algoritmocrazia organizzata da Reset- Diritti umani, ha visto nuovamente aderire, quest’anno, una classe – la III A – all’interessante VII proposta, A scuola di diritti umani 2021/2022. Benessere digitale di Festival dei diritti umani, in collaborazione con il Centro di benessere digitale, dell’Università di Milano-Bicocca, declinata intorno al seguente focus tematico, attualissimo e a misura dell’universo giovanile: il benessere digitale, muovendo da una serie di imprescindibili finalità e scelte didattiche. La valorizzazione della diversità culturale, dell’equità e dell’uguaglianza; la promozione di atteggiamenti di apertura verso l’altro, verso il rispetto e la responsabilità; l’allenamento dell’empatia, dell’abilità di ascolto e di apprendimento autonomo; la contestualizzazione delle informazioni e degli approfondimenti culturali nell’ambito del proprio percorso formativo. Punti nodali che hanno messo in risalto maturità, passione e competenze elevate dei liceali florensi, in una cornice di formazione, confronto e competizione, assai abili a muoversi nei vari contenitori della proposta, tra incontri interattivi con focus group e interviste, web-lab di creazione di podcast e lavoro di gruppo per la restituzione finale, momenti che hanno determinato l’ideazione e la redazione di un prodotto finale in grado di suscitare l’interesse, far riflettere e raccogliere consenso e attestati di stima ad opera di una platea di firme importanti e specialisti della materia.
Una partecipazione feconda, proficua, con ricadute immediate nel contesto scolastico e nella Comunità di riferimento, in una logica strategica che vede la scuola aprirsi alle istanze, ai bisogni del territorio, attraverso il filtro e la sensibilità dei giovani che siedono, ogni giorno, tra i banchi di scuola. Giovani che sanno percepire più celermente rischi e pericoli di casi individuali marginali, stimolando le Istituzioni ad agire. Un bel progetto, insomma, denso e formativo, ufficialmente riconosciuto come PCTO, nei termini di 45 ore.
Referente del progetto per la scuola il prof. Giovanni Iaquinta, coordinatrice e responsabile in seno al Consiglio di Classe la prof.ssa Franca Rosalia Gallo. Un lavoro di squadra sinergico, in sintonia, che ha curato rapporti e incoraggiato e incentivato, in tempo reale, l’azione didattica dei ragazzi, creando il giusto clima di autonomia, originalità di proposte, passione e responsabilità, consapevolezza verso la natura del lavoro prodotto.
Un risultato che si sovrappone ad altri traguardi, non di minore importanza, registrati negli ultimi tempi, nell’ambiente del liceo scientifico. A partire dal progetto Olimpiadi di matematica 2022, curato dal prof. Fausto Stranges, che ha portato i partecipanti a posizionarsi in posizioni di vertice – non pochi –, in posizione di testa per la selezione e il passaggio alla fase regionale, distinguendosi per le abilità e le competenze logico-matematiche acquisite e dimostrate sul campo, al cospetto di una concorrenza qualificata, che ha determinato una competitività elevatissima. Un fatto non secondario, perché si tratta di una disciplina costitutiva, un pilastro dell’offerta formativa dell’indirizzo scientifico, particolarmente curato negli ultimi anni.
E non di meno il progetto, assai innovativo, Formazione e sperimentazione (PCTO), in convenzione con l’Università degli Studi della Calabria, promosso dalla prof.ssa Patrizia Zoccali, in collaborazione con la prof.ssa Antonietta Di Geronimo e la direzione scientifica del dott. Giuseppe Prete, del dipartimento di Fisica dell’Unical.
Un progetto nato con l’intento di coinvolgere i ragazzi nello studio di una disciplina – la fisica – che, tradizionalmente, è ritenuta difficile e astratta, che, invece, è alla base di molti fenomeni che si osservano nella vita quotidiana e che sollecitano la curiositas e affascinano gli allievi. Padronanza e confidenza, in laboratorio e in dipartimento, con il fenomeno delle onde sonore, alla ricerca di analogie con il funzionamento di alcuni strumenti musicali, praticati per passione durante il tempo libero. Approfondimento dello studio della termologia, della trasmissione del calore. Sistemi, parametri, leggi dell’ottica geometrica, senza l’esclusività del libro di testo, per l’estrapolazione delle formule matematiche che regolano i fenomeni della riflessione e della rifrazione, ma osservando e agendo direttamente in laboratorio il comportamento dei raggi luminosi nell’interazione con le superfici riflettenti o trasparenti. Vale a dire, creazione delle condizioni migliori per incentivare motivazione e passione verso una disciplina complessa e suggestiva, cercando di definire l’habitus più congeniale per giovani ricercatori, sebbene ancora liceali, e scienziati in erba a tutti gli effetti.
Evidente il compiacimento e l’orgoglio del dirigente scolastico, Angela Audia, che vede riconosciuti gli sforzi profusi in un anno scolastico difficile e affascinante, che ha restituito l’universo scolastico quasi alla normalità, di fronte alle minacce dell’emergenza sanitaria non ancora rientrata. Eloquenti le sue parole: “I risultati conseguiti dai nostri ragazzi, nei vari campi operativi, sono la conferma che abbiamo intrapreso la strada educativa giusta. Che è quella di sentirsi parte di un tutto, di pensare alla propria azione in un clima di collaborazione allargata, facendo passare l’idea dell’esaltazione del talento dei singoli, in un clima che deve promuovere pluralità, molteplicità, coralità, non lasciando indietro nessuno. Per questa ragione, per noi il curriculo di educazione civica, in particolare, solo per fare riferimento all’esito che salutiamo, nelle sue varie dimensioni, non si risolve in un fatto di formalità a cui adempiere, di protocolli, spesso rigidi; è, invece, uno strumento straordinario per plasmare conoscenze, competenze e abilità dei nostri giovani, affinché sviluppino il processo della vocazione, delle inclinazioni personali, del corretto orientamento. Che significa promozione di cittadinanza compiuta e matura, di giovani cittadini e spiriti colti e appassionati che reggano l’onda d’urto della complessità del presente, per liberare nuova energia critica nel villaggio globale, che ha un forte bisogno di ritrovare tanta umanità, giustizia, bellezza e solidarietà”.
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