CATANZARO Rito abbreviato condizionato da perizia psichiatrica. Il gup di Catanzaro Antonella De Simone ha accolto la richiesta del legale di Saleem Mashi, 30enne pakistano che lavorava come stalliere nel centro ippico “Valle dei Mulini” e che il nove settembre 2021 ha colpito con una pala e ucciso Giuseppe Sestito e Vincenzo Marino. Sestito morì dopo due giorni di agonia, mentre Marino il 22 settembre, entrambi per «shock traumatico secondario a trauma cranio-facciale con emorragia cerebrale massiva e fratture craniche multiple».
Mashi, difeso dall’avvocato Enzo Savaro, è accusato di duplice omicidio e lesioni personali nei confronti di Giorgetta Arcuri, colpita mentre cercava di fermare il pakistano, con l’aggravante dell’uso di armi improprie.
Mashi ha confessato la fatale aggressione davanti agli inquirenti affermando di avere perso il controllo perché vittima di continue offese e scherno da parte dei frequentatori del maneggio. Il nove settembre 2021 l’uomo sarebbe stato preso in giro da Marino e lo avrebbe aggredito perdendo il controllo e rivolgendo la propria rabbia nei confronti di tutti coloro che incontrava ne maneggio, compreso Sesito che avrebbe incontrato nel parcheggio e che, secondo il racconto del 30enne, rientrava tra coloro che erano soliti prenderlo in giro.
La prossima udienza è stata fissata per il 28 giugno per conferire l’incarico al perito. (ale. tru.)
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