CATANZARO Un disgiunto spinto “contro” Donato, pari a quasi il 10%. A scrutinio ormai di fatto completato – manca una sola sezione, nella rilevazione del ministero dell’Interno – si confermano le risultanze delle Comunali di Catanzaro maturate ieri sera. Per la carica di sindaco sarà dunque ballottaggio tra Valerio Donato, ex Pd, sostenuto da 10 liste e da una coalizione composta da forze di centrosinistra, moderate e di centrodestra, e Nicola Fiorita, sostenuto da 5 liste e una coalizione di centrosinistra composta anche dal Pd e dal Movimento 5 Stelle. Analizzando tuttavia i dati, il primo che balza agli occhi è il fatto che Donato si attesta al 43,82% mentre le liste in suo sostegno arrivano al 53,62%: questo configura l’ombra dell'”anatra zoppa”, perché se al ballottaggio dovesse vincere Fiorita, il leader del centrosinistra non avrebbe la maggioranza dei consiglieri, e per Catanzaro sarebbe ovviamente un inedito assoluto (a differenza della vicina Lamezia, che ha conosciuto per tanti anni l’esperienza di Gianni Speranza, sindaco senza la sua maggioranza).
Il voto nel capoluogo
Restando nella coalizione di Donato, a livello di liste la più votata è Alleanza, lista vicina al plenipotenziario della Lega, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, attestata oltre il 7,5. A Mancuso è poi riferibile anche la seconda lista più votata, “Prima con l’Italia”, in pratica la Lega targata Amministrative. Non sembra invece sfondare la lista riconducibile a Forza Italia, Catanzaro Azzurra, che sfiora il 6%. Superano comunque la soglia del 3% sia Avanti-Riformisti dei fratelli Guerriero, sia Fare di Sergio Costanzo, sia Italia al centro e Cambiamo con Toti, sia Rinascita, la lista del candidato Donato. Dinamica inversa invece per Fiorita, che come candidato sindaco si attesta al 31,86% mentre le sue liste si fermano al 25,97%: in questa coalizione fanno da traino le liste direttamente riconducibili a Fiorita, Cambiavento e Mo’ (superano entrambe il 7%), il Pd si avvicina al 5,84% (poco meglio del precedente del 2017) ma certo non può esultare (gli ex dem Guerriero da soli quasi li appaiano), mentre il M5S si conferma sostanzialmente impalpabile, restando sotto il 3%. Come candidato sindaco, il terzo più votato è Antonello Talerico, che però riporta meno consensi del totale delle sue 5 liste (13,16% a fronte del 14,12%): nella coalizione di Talerico bene la lista di suo diretto riferimento, “Io Scelgo Catanzaro”, mentre l’ex leader di Forza Italia e oggi leader di Noi con l’Italia Mimmo Tallini segna il passo attestandosi intorno al 3%.
Quanto a Wanda Ferro, la candidata sindaco di Fratelli d’Italia, in corsa da sola e capace di issarsi al 9,19%, superiore di oltre 4 punti percentuali del dato della sua lista, peraltro attestata quasi al 5%, e non era scontato. Infine, un cenno agli altri due candidati sindaco: Francesco Di Lieto, in corsa con una sola lista rappresentativa della sinistra radicale, chiude all’1,63% (756 voti), Nino Campo di Catanzaro Oltre allo 0,34% (158 voti). (redazione@corrierecal.it)
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