LIMBADI Per la provincia di Vibo Valentia la coltivazione dell’olivo, così come nel resto della regione, rappresenta una delle attività agricole preminenti con gli insediamenti produttivi più significativi localizzati nella parte orientale del Vibonese ed in quella meridionale, quest’ultima di fatto una sorta di concatenazione con l’olivicoltura della Piana di Gioia Tauro.
La cultivar più diffusa, con una resa qualitativa elevata, è la nota Ottobratica, la superficie olivicola raggiunge 15mila ettari, 17mila invece le aziende, numero quest’ultimo che ovviamente induce a più di una riflessione per quanto riguarda la superficie agricola utilizzata per singola azienda.
Uno dei profili più emergenti della provincia vibonese riguarda la coesistenza di uliveti tradizionali e secolari con la propensione ai nuovi impianti che, peraltro, consentono un più rapido percorso di meccanizzazione delle operazioni colturali e la produzione di un olio d’oliva di crescente e apprezzata qualità.
È quanto accade, ad esempio, nell’azienda Mafrica a Limbadi con Giovanni Muzzupappa che, grazie al sostegno del Gal Terre Vibonesi, ha, ad esempio, ampliato la superficie olivicola recuperando aree in abbandono.
La produzione di olio a Limbadi, nella logica di questa azienda, si unisce ad una già affermata logica dell’accoglienza, a percorsi che guardano al paesaggio e alla sua cura come una straordinaria risorsa, alla volontà di abbattere barriere e distanze grazie all’e-commerce. (redazione@corrierecal.it)
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